PERSONE CHE HANNO LETTO O CURIOSATO

lunedì 5 dicembre 2011

25 - Su un visto da ottenere a tutti i costi, su una piazza dalle mille musiche, sui giocatori di bocce e sulla spada di Garibaldi...

domenica, settembre 25, 2011

"Ma quando ti scade il visto?
Hai detto che hai una moto qui negli Usa?
E vuoi andare in Messico per poi rientrare qui?
Guarda, il consiglio che ti do' e' quello di dire la verita', quando entri, al funzionario dell'immigrazione alla frontiera. Una "mezza verita'", diciamo.

Gli dici che hai lavorato per la Walt Disney, che sei andato in Italia per il matrimonio di tua sorella, che hai una motocicletta qui e che sei venuto per fare un giretto per gli Usa con la moto e che poi hai intenzione di venderla.
Gli dici che sei tornato cosi' presto
(e' un po' che il ragazzo in questione va avanti-indietro e dopo un po' di volte troppo ravvicinate la cosa "insospettisce" l'immigrazione americana portandoli a pensare che la persona lavori qui illegalmente, NdA) perche' vuoi venderee la moto.

Ti porteranno forse in un camerino dove ti faranno queste domande.
Certo, il fatto che tu non abbia il biglietto per il ritorno li insospettira' non poco.
Ma perche' non hai fatto il biglietto per il ritorno??
Ok, ma sei sicuro che poi quel ristorante ti prenda davvero come chef?
Ti ha assicurato che ti sponsorizza? E' una persona di parola, secondo te?
Insomma, non e' facile che ti diano l'H1B
(si tratta del visto che viene rilasciato a professionisti, personale specializzato, professori ecc... NdA).
E non farti tentare dal fatto che puoi stare qui tranquillamente clandestino, per favore!
Insomma, secondo me devi fare cosi'. Di' la verita': di' che sei qui per vendere la moto...
Allora, buona fortuna!
E quando torni qui fatti vedere, cosi' mi racconti tutto..."


Ecco...
E' il contenuto di una conversazione fra un italiano e colei che qui ho definito "l'angelo degli italiani"  a New York, una donna che lavora da decenni nell'ufficio newyorkese delle Acli.
Il visto: e' il discorso costante di chi viene qui e qui vuole restare.
Sorrido a pensare come "tutto il mondo sia 'paese'...".

L'obiettivo, per tutti, e' ottenere un H1B, perche' quello e' un visto che permette di ottenere la Green Card - il certificato di residenza permanente - durante il periodo di permanenza negli Usa, senza cioe' essere costretti a tornare in Italia per le pratiche burocratiche.
Un visto che viene rilasciato sia in caso di lavori "part time" che tempo pieno.
Con il computer a riparare mi tocca scrivere come posso...
L'essere in piedi, all'Apple Store, circondato da ragazzini che vogliono (anche loro) cazzeggiare su facebook, e con avanti uno che sta ascoltando una canzone di-non-so-chi e la canta in modalita' karaoke, mi obbliga ad essere (miracolo?) piu' stringato e sintetico...

Vengo interrotto da una famiglia di italiani che vedendo che ho America Oggi, il quotidiano italiano che si stampa qui, mi chiedono, appunto, se sono italiano.
E  da come funzionano i Mac e dalla loro affidabilita', si fa in fretta a parlare del solito discorso.
Da quanto siete qui, quando andate via, le impressioni, il lavoro, cosa si fa in Italia...

Vanno via domani, loro, e il figlio piu' giovane gia' vorrebbe incatenarsi da qualche parti, dice.
Studia una qualche facolta' culinario-alimentare a Parma (mi pare) e si accende quando dico che i cuochi italiani (quelli qualificati, pero'...) , qui, sono molto ricercati.

Ci salutiamo e inizio a sentire fame.
E allora penso allla giornata di ieri, quando ho mangiato la pizza da Sottocasa, il locale che hanno aperto due dei miei nuovi amici newyorkesi.
Porca miseria, come era buona, la pizza...

Penso poi alla passeggiata che ho fatto per venire qui.
Sono passato da Washington sq, che e' davvero una piazza straordinaria anche di giorno.
Oggi, poi, era incredibile.
C'era un gruppo jazz che suonava, vicino ad un alcuni signori (ma non solo anziani) che giocavano a bocce (pare faccia molto "classic europe", giocare a bocce...), poco lontano - dentro l'apposito recinto - una decina di cani con i loro padroni seduti alle panchine (a proposito, dentro al recinto c'era anche una fontana con piccoli spruzzi d'acqua provenienti dal terreno, con i cani che parevano proprio divertirsi a giocarci...).

Si fanno venti passi ed ecco che c'e' un gruppo di musica africana, solo voci e percussioni.
Altri venti e c'e' il solito pianista...

Alle panchine c'e' chi ascolta, chi legge, chi chacchiera, chi mangia: al mio fianco un giovanotto ingurgita un orrido intruglio di insalata, pollo, asparagi, salsa gialla non identificata, fragole e lamponi.
E' troppo, mi alzo, faccio un'altra decina di metri e arrivo al piccolo palco del "Washigton sq. Park folk Festival", un festival di country-folk, dove si esibivano vari gruppi niente niente male, con la gente seduta ad ascoltare o sdraiata sul prato, con gli scoiattoli che giravano intorno.

Sono proprio di fronte alla statua di Garibaldi: "Il 11 giugno 1888 gli italiani degli Stati Uniti d'America eressero", dice l'iscrizione italiana alla base.
Lui, sopra, e' sempre li' con lo sguardo pieno di sfida e la mano che impugna il manico della spada.
Mezza sguainata.
Da allora.
Per ora...



P.S.: Qualcuno mi spiega il significato del verbo "tornare", che proprio non riesco a com/prendere? 

1 commento:

  1. Commenti

    #6 15:32, 29 settembre, 2011
    Tornare... voltarsi indietro, vedere che almeno qualcosa di ciò che da un bel po' hai lasciato vale la pena... e decidere di prendere un bell'aereo.
    Lo stai facendo da tempo, l'americano! (ma sono ferie? di quanti anni?)

    luisa
    utente anonimo (IP: c61435f81f9f928)

    #5 00:16, 26 settembre, 2011
    vedo che sei arrivato anche a pensare come procurarti una moto (o no?)...
    farti assumere nella pizzeriadi brooklyn potrebbe essere un'idea, però.. che ne pensi?
    insomma sono certa che prima che scocchi l'ora del tuo 'presumibile' ritorno, tu avrai trovato un modo per restare.
    restare... TORNARE
    ... Risultare esatto, sinonimo di convincere, quadrare
    oppure
    Trasformare qualcosa in altro, Specifico nel linguaggio letterario Sinonimo: mutare

    aggiungo un'accezione tipica delle mie parti: tornare qualcosa, significa restituire.

    ho trovato solo questi significati del verbo tornare.
    vedi un po' tu quale ti piace di più. secondo me tutti e tre potrebbero fare al caso tuo.
    :P
    alla prossima, Penelope

    utente anonimo (IP: 8d7e820307660b4)

    #4 20:38, 25 settembre, 2011
    tornare???? viaggiare verso il posto da cui si è partiti....... anche se da sorella mi faqrebbe più comodo che tu stia a NY.... :-) ;-)
    Pat
    utente anonimo (IP: fd3261cfc7d2458)

    #3 15:03, 25 settembre, 2011
    favorisci l'immigrazione clandestina con questi giri in moto?
    non è che mi tocca venirti a prendere a sing sing

    hihihi

    ciao cristian
    utente anonimo (IP: 6e9af304a860af3)

    #2 10:50, 25 settembre, 2011
    . . . che hai trovato lì a NY! Uffa! :-)
    loredana bonizzoni


    utente anonimo (IP: 829f0e2618b25f6)

    #1 10:47, 25 settembre, 2011
    "con gli scoiattoli che giravano intorno" . . . che meraviglia!
    Dario, non ti chiedo quando torni, fai invece una "lista" (è di moda) di cose negative che hai trovato di a NY, ok? Ciao.
    loredana bonizzoni
    utente anonimo (IP: 829f0e2618b25f6)

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