PERSONE CHE HANNO LETTO O CURIOSATO

mercoledì 11 ottobre 2023

La pietra di Gary

Lo ammetto: ne ho scritte di stupidaggini nella mia vita, per lavoro e per diletto, qui in queste pagine o altrove. Ma forse questa è una delle notizie più assurde delle quali mi sono occupato. 
Assurda, ma tutta vera. 


La storia di oggi inizia dalla California, che forse (non a caso) è lo Stato più ricco degli Usa, con i suoi 3.000.000.000.000 (tre mila miliardi!) di dollari d ricchezza. 
California che ha un tasso altissimo di imprenditorialità negli Stati Uniti. 
E infatti... 

E allora iniziamo a parlare di Gary Dahl, uomo eclettico nato in una famiglia semplice: madre cameriera, padre operaio in una segheria.
Due lavori che comunque permisero a lui di studiare fino a laurearsi alla Washington State University. 
Principalmente il suo lavoro era il pubblicitario, ma il nostro amico Gary un po' era anche "uomo d'affari". Una persona comunque sempre piena di idee. 


Come spesso succede, Gary racconta che l'idea migliore della sua vita gli venne in mente casualmente, mentre cazzeggiava al pub con alcuni suoi amici. 

Uno di loro, in particolare, raccontava che in quel periodo uno dei suoi figli lo tormentava - in modalità "martello pneumatico" -  sul fatto che desiderava, fortissimamente voleva, avere un cucciolo, un animale da custodire, curare, proteggere... 
E sapete quanto sanno essere insistenti i bambini quando deside
rano fortemente qualcosa, vero? 

Non so quante pinte di birra avesse ingurgitato il nostro amico prima che gli venisse in mente questa cosa: sta di fatto che pensò e disse ai suoi amici che ai bambini, in fondo, in questi casi va bene qualunque cosa. 
Basta solo che venga presentata loro in modo appropriato. 
Anche un pietra. 


Una pietra... 
Fammi pensare...

 
Ma certo! L'idea era perfetta: si trattava di creare una "pietra da compagnia".
Avete letto bene.

Una pietra, in fondo, "non mangia", "non sporca" e "non muore". (E semmai anche "morisse", poi è perfettamente e facilmente riciclabile...). 

Detto fatto. 

Il giorno dopo il nostro amico Gary andò in uno di quei grandi negozi "brico" che vendono prodotti per il fai da te" e vide delle pietre "da giardino" perfette per la sua idea: ciottoli, grigi o bianchi, grandi come una mano.
Ai quali era sufficiente trovare una "casa" dove essere messi, un contenitore qualunque.
Il più possibile semplice. 
 
Come quelle scatole di cartone forate, per esempio, utilizzate per vendere pulcini (veri). 

Gary dahl pet rock

L'idea gli piacque talmente, che Gary, per renderla economicamente più vantaggiosa si rivolse direttamente all'azienda messicana di Playas de Rosarito, Baja California, che estraeva quelle pietre. 

Acquistandole così "all'ingrosso".    


Per rendere poi più "credibile" il tutto, aveva deciso di allegare alla scatola un vero e proprio libretto di istruzioni ("La cura e l'educazione della tua pietra domestica" -, questo decisamente ironico) che conteneva tutte le istruzioni su come "accudire adeguatamente" la propria pietra domestica appena acquistata o ricevuta in dono. 


Lo so, starete sorridendo, o forse ridendo: ma ridendo e scherzando, quell'idea di Gary - nata in un pub con la mente forse un po' offuscata dai fiumi di birra - funzionò.

In pochi mesi, in particolare durante il periodo natalizio, negli Stati Uniti delle sue "Pet Rock", dei suoi "cuccioli di pietra", di quei suoi "sassi domestici" comprati ad un centesimo di dollaro l'uno, ne vennero venduti in tutti gli Usa, e solo il primo Natale, un milione di pezzi. 

Commercializzate al popolare prezzo di 4 dollari, fatti i conti, alla fine, le "Pet Rock" fecero guadagnare al nostro amico poco meno di 15 milioni di dollari. 
Ripeto: poco meno di QUINDICI MILIONI DI DOLLARI. Che corrispondono più o meno alla stessa cifra in €uro. 

Con i suoi guadagni, il nostro amico Gary aprì nel 1977 a Los Gatos, in California, il "Carrie Nation saloon", un bar che prende il nome dalla donna (Carrie Nation, appunto) che alla fine dell'800 era a capo di una banda di 
donne che avevano assunto come missione la distruzione letterale (a colpi di accetta e di mazze!) dei saloon dove i loro mariti erano soliti bere in abbondanza, arrivando poi a casa inesorabilmente ubriachi.  

E città dove, proprio lo stesso anno, nel 1977, è nato Netflix.


Ma queste sono altre due storie americane che prima o poi vi racconterò...
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