PERSONE CHE HANNO LETTO O CURIOSATO

giovedì 20 giugno 2013

Una preoccupazione in meno...



Succede già in qualche aeroporto italiano, così come da tempo succede negli Usa.
Ma all'aperto (e a energia solare) no, non ne avevo mai visti.


La novità arriva da New York, dove l'operatore telefonico "AT&T" ha infatti installato - a sue spese! - 25 multipostazioni ecologiche per la ricarica gratuita delle batterie di telefonini "smartphone", tipo iPhone e Blackbarry, o apparecchiature ricaricabili anche con cavo Usb.


25 postazioni come questa qui sopra, sono state installate in parchi, spiagge, e altri spazi all'aperto dei cinque distretti di New York. "Ecologiche al 100%" e a "consumo e impatto zero", visto che vengono alimentate esclusivamente grazie all'energia solare.

Ognuna di queste stazioni di ricarica può ospitare fino a sei telefonini o tablet alla volta, e questo indipendentemente dall'abbonamento telefonico che chi ne usufruisce ha sottoscritto: l'utilizzo non è, insomma, affatto vietato a chi ha abbonamenti con gestori telefonici diversi dallo sponsor, la AT&T, appunto.

            
L'installazione di queste postazioni a "impatto zero" (sormontate da tre pannelli solari a forma di "petalo", o meglio di "elica") è iniziata questa settimana.

Il primo "petalo ricaricabile" è stato inaugurato due giorni fa a Fort Greene Park, poi via via sono stati attivate - o sono in via di attivazione nelle prossime settimane - le postazioni al molo 1 di Brooklyn Bridge Park,
al Summerstage di Central Park
a Governor Island,
al molo 1 di Riverside Park,
a Union sq.,
all'Hudson River Park,
a Coney Island,
a Rockaways Beach nel Queens,
a Randall's Island,
Governor's Island,
all'Hudson River Park,  
al La Tourette Golf Club di Staten Island,
davanti alle dune di Orchard Beach, al Bronx,
al Metrotech Center e a Dumbo a Brooklyn...
Molto soddisfatto il sindaco Michael Bloomberg che dopo l'uragano Sandy aveva chiesto agli operatori telefonici di "rafforzare e migliorare la resilienza di New York City".  Soddisfatti soprattutto perché l'amministrazione non scuce un centesimo di dollaro.


In quei giorni di black-out, i newyorkesi avevano potuto fare affidamento soltanto alla solidarietà spontanea dei fortunati cittadini le cui case si erano trovate fornite miracolosamente di energia elettrica.

("Abbiamo l'energia elettrica: puoi ricaricare gratuitamente il tuo telefonino!")

Fu così che iniziò a prendere forma l'idea di dotare la città di postazioni di ricarica a energia solare, visto che l'uragano  aveva messo in ginocchio - privandole di luce per giorni - intere zone di Manhattan.

Per le postazioni di ricarica, la "AT&T" ha scelto zone al di fuori del "business": parchi, giardini, piazze, lungofiume e così via. Iniziativa accolta, in questi giorni, con entusiasmo travolgente da newyorkesi (e turisti).



Da quel che ho capito, per una ricarica totale della batteria di uno smartphone è necessario lasciarlo collegato alla postazione per due ore. Ma ovvio che, in caso di batteria in via di esaurimento, per una ricarica "di sopravvivenza" è sufficiente una quindicina di minuti.

E in caso di mancanza di sole?
Ogni singola stazione è in grado di fornire energia ai telefonini in carica per alcuni giorni, dicono alla AT&t", azienda che per questa iniziativa ha investito qualcosa com 500mila dollari e, in caso di successo, potrebbe essere esteso anche in altre città.

Si vedrà, insomma.
Intanto, se New York è fra le vostre mete dell'estate, prendete nota delle postazioni.
E non tirate poi fuori la scusa che la batteria del vostro telefonino era scarica...

© dario celli. Tutti i diritti sono riservati.

11 commenti:

  1. in italia durerebbero 1 settimana prima che i teppisti le prendano di mira e le disintegrino

    ciao cristian

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    1. Guarda stavo per dirlo io, in Italia lo sport preferito è distruggere tutto ciò che è gratuito, pubblico o disponibile.
      Una volta erano le cabine del telefono, ora sono le pensiline degli autobus, allo stadio sono i sedili, sugli autobus/treni si tagliano i sedili o si rigano i vetri con delle scritte e chi più ne ha più ne metta.
      Quello spazio di ricarica sarebbe già nel fiume....(o fregato dai più "furbi").


      Detto questo, come si colloca il solare negli states?
      Da quello che posso vedere è un pò come negli emirati arabi: abbiamo il petrolio, chi se ne frega del sole.
      E' così? Perchè vedo (in programmi documentari tv/google earth) che si costruiscono nuovi edifici, in zone magari desertiche, tipo Las Vegas e non mettono uno straccio di fotovoltaico! Come è possibile? Hanno degli spazi immensi (non turistici o naturalistici) in cui fare grossi impianti solari per far funzionare quartieri o piccole città (lo fanno in Germania che di sole ne hanno mezzo...) perchè non lo fanno? Anche nel caso dei privati, chi vive con aria condizionata 24/7, potrebbe rispariamre parecchio con qualche pannello...

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    2. Stavo giusto apprendendo da Fox News (ehm! cough! cough!), se ho capito bene, che oltre la metà delle eco-aziende che negli ultimi anni hanno beneficiato di contributi per i loro progetti sono fallite...
      Ma è comunque sempre meglio dell'inciviltà che regna tra gli Italians: qui da me per prevenire i danni dei vandali alla fermata del treno non bastano nemmeno i vigilanti, guarda caso incaricati appena prima delle elezioni in cui il sindaco uscente è stato rieletto. Perché il vigilante fa servizio durante l'intero orario diurno e serale in cui passano i treni, ma i vandali aspettano la notte! O almeno sono quasi sicuro, di aver notato la presenza del vigilante qualche settimana fa subito dopo aver consultato gli orari d'arrivo in tempo reale sul display, mentre ripassando qualche giorno fa ho notato lo stesso vigilante ma il display era fuori uso, col vetro palesemente infranto da qualcosa che era stato lanciato con violenza, tipo una palla da tennis...

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    3. Una delle prime cose che mi ha colpito degli Usa è la sensazione (più che una sensazione, però...) del rispetto della "cosa pubblica" da parte della collettività.
      Per carità: ovviamente anche negli Usa ci sono teppisti, ma in generale l'atteggiamento della "gente" è di grandissimo rispetto.
      (Vedrai!)

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  2. ah ecco. forse ce la faccio.
    bello che la resilienza ora passi attraverso la ricarica dell'iphone... :)
    dani

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  3. Risposte
    1. Ripeto: amico, nessun problema.
      Fai così: risparmia energia e visita qualcos'altro.
      La rete è piena di cose adatte a te.
      Buona fortuna!



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  4. Dario, i tuoi articoli sono eccezionali, sono una tua fan e mi piacerebbe tanto incontrarti, mica passi mai dal Regno UNito? Potremmo fare una cenetta insieme... ma forse sei già impegnato...:P

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