PERSONE CHE HANNO LETTO O CURIOSATO

lunedì 3 dicembre 2012

New York: ecco il Catch! (Pensate che casino sarebbe successo in Italia se...)

PREMESSA
La parola casino è stata "sdoganata" da Adriano Celentano in una sua canzone nel 1979, e allora mi sento autorizzato ad usarla.
Dunque:

Pensate che casino sarebbe successo in Italia se... 



I FATTI



Studentesse minori di 17 anni della città di New York incinte nel 2011: 7000

Studentesse incinte dopo i 17 anni: 2200

Gravidanze non pianificate di studentesse scuole superiori: 90% 

Gravidanze interrotte di studentesse scuole superiori: 64% 

Studentesse scuole superiori NYC incinte che hanno abbandonato la scuola: 70%
(Fonte: Dipartimento della Salute di NYC)




SVOLGIMENTO


Beh, ogni persona di buon senso, leggendo queste cifre, capisce facilmente il problema.
Quello delle gravidanze precoci nelle scuole superiori americane è diventato un problema sempre più importante. Lo testimonia anche quella prima pagina del Time.
Per questo, già da tempo per esempio, all'interno degli istituti pubblici scolastici di New York sono distribuiti gratuitamente profilattici, mentre contemporaneamente nell'orario delle lezioni sono compresi regolari corsi di "Educazione sessuale e alla procrezione responsabile".

Ma la situazione reale è quella esposta dai numeri sopra. 


(Thank's Google images)
Dunque, il Dipartimento dell'Educazione della Grande Mela per affrontare quella che viene definita una vera e propria "epidemia" di abbandono scolastico - che riguarda soprattutto ragazze incinte provenienti da famiglie povere -, quest'anno ha deciso di avviare un ulteriore piano d'attacco: il "CATCH" (Connecting Adolescents To Comprehensive Health), "Piano per la salute globale degli adolescenti", che per la prima volta prevede anche  la distribuzione di "Plan B" la "pillola del giorno dopo" tra le minorenni delle scuole superiori di New York.


Thank's feministing.com
E che i corsi alla "Procreazione responsabile" non sono evidentemente sufficienti è dimostrato dal fatto che solo nello scorso settembre tredici liceali minorenni di New York si sono presentate all'infermerie della propria scuola perché fosse loro prescritta la "pillola del giorno dopo".

E senza che i loro genitori fossero stati messi al corrente.

O meglio: tutti i genitori, al momento di iscrivere i propri ragazzi, hanno ricevuto dalla scuola una circolare che li informava dell'esistenza del nuovo programma "Catch"; contemporaneamente venivano avvisati che sarebbero stati messi al corrente della gravidanza della figlia - e della sua decisione di interromperla attraverso il piano di contraccezione "di emergenza" - soltanto se  avessero inviato alla scuola una richiesta specifica.
Il "Catch" prevede entro 72 ore da un rapporto sessuale non protetto, l'assunzione per via orale o iniettabile di Levonorgestrel, contraccettivo estroprogestinico a lunga durata d'azione.



Il "Catch" è una sorta di piano d'avanguardia a livello nazionale.
O inaccettabile, secondo un altro punto di vista.

Dai dati forniti dal Dipartimento dell'Educazione di Ny, l'anno scorso - in sole cinque scuole superiori della Grande Mela - sono state prescritte pillole anticoncezionali a 580 studentesse, mentre 567 hanno chiesto di ricorrere al "Plan B". 

Le minorenni lo assumono dopo aver avuto un colloquio con un'infermiera della scuola alla quale debbono dichiarare formalmente di avere avuto un rapporto sessuale non protetto nei tre giorni precedenti. Questa, attraverso i medici del Dipartimento Salute, sottopone al test di gravidanza la giovane, che eventualmente riceverà la prescrizione della pillola "del giorno dopo". 
Ma questo solo se i genitori non hanno risposto negativamente alla circolare della scuola. 

Ovvio che questo provvedimento abbia suscitato perplessità fra le famiglie di New York, anche se la percentuale di coloro che hanno risposto alla scuola che non accettavano il "Catch" non ha superato il 2% delle famiglie delle alunne.
"Io non voglio essere una ragazza che rimane incinta e che poi non riesce a trovare un posto di lavoro", ha detto al quotidiano NYPost una 16enne che frequenta la Scuola Superiore di industria di moda a Chelsea, dove l'85% degli alunni sono ragazze.
"Vorrei poter andare a farmi visitare senza dirlo a miei genitori" ha aggiunto una studentessa di 14 anni. Perplessa la madre di una 15enne, che facendo forse gli scongiuri si è limitata a dire che "le ragazze non dovrebbero essere sessualmente attive a quell'età, e noi genitori dobbiamo sapere se nostra figlia è incinta".

Perplessa anche l'insegnante Rosa Chavez che solo l'anno scorso ha avuto fra le sue alunne teen ager ben due gravidanze: "Non vorrei che sia un incoraggiamento al sesso negligente".

D'altronde, aggiunge un suo collega, "come è possibile dare preparati ormonali alle nostre alunne, quando non possiamo dare un Tylenol senza permesso dei genitori?".

"Ok - ribatte un'altra insegnante - ma se guardiamo l'abbandono scolastico e i dati..."

Già, i dati: quelli in cima a questa pagina.



P.S.: Poi quando leggo/scrivo certe notizie mi dico, appunto: "Pensa che casino succederebbe in Italia se qualcuno proponesse di adottare nelle scuole lo stesso provvedimento..."

© dario celli. Tutti i diritti sono riservati.

16 commenti:

  1. L'anno scorso aiutavo Ralph al locale liceo. Due pomeriggi alla settimana. Puoi immaginarti il mio sgomento (essendo anche madre di una ragazzina) nel vedere tante PANCIONE passare per i corridoi. E' un problema grosso. Ma bisogna andare alla fonte, non risolvere il problema con una pillola. PERCHE' QUESTE BAMBINE, NONOSTANTE GLI INSEGNAMENTI CHE VENGONO DATI LORO, RIMANGONO INCINTE???
    Perché?
    Altra domandona: IN FAMIGLIA SI PARLA DI QUESTI ARGOMENTI SCOTTANTI? Ricorda ai tuoi lettori che la terra dei nostri grandi sogni è una terra popolata dai più grandi bigotti del mondo! Mai visti tanti come qui...

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    1. Già, la domanda è "universale": ma le famiglie dove sono?

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  2. Alla fine la gravidanza è vista come una malattia.

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  3. giusto che non è colpa mia
    non ho fatto nulla
    tengo l'alibi

    ciao cristian

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  4. Per sdrammatizzare ...
    Girl in her teens greets her Mom after work:

    Girl: Mom, Mom... tonight we'll be on TV!!!
    Mom: Oh, really!!! Awesome!!! Where?
    Girl: 16 and Pregnant TV Show, Mom!

    http://en.wikipedia.org/wiki/16_and_Pregnant

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  5. A parte che tutte queste gravidanze in minorenni rappresentano solo il degrado sociale di alcune realtà e pensare di combatterle con la pillola del giorno dopo è assai riduttivo. comunque per tua informazione in Italia ci sono nelle ASL i Centri di Consulenza Giovani, consultori specifici per adolescenti , che hanno attività di formazione anche nelle scuole, medie e superiori. Con queste attività di educazione alla salute e prevenzione si cerca di aiutare i ragazzi/e nel periodo critico dell'adolescenza. Addirittura io sto seguendo degli incontri gratuiti rivolti ai genitori con figli adolescenti che hanno lo scopo di aiutare i genitori ad affrontare i disagi adolescenziali per facilitare e migliorare i rapporti genitori/figli.

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    1. Cara anonima, lo so bene: ma la mia domanda, un po' retorica, riguardava l'iniziativa specifica. D'altronde, ripeto, pensiamo cosa sarebbe successo in Italia se a liceali minorenni venisse prescritta a scuola la "pillola del giorno dopo".

      E senza che i loro genitori siano messi al corrente...

      d.

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    2. Vorrei dire che per fare un giusto paragone, si deve vedere la scuola in America come un Consultorio italiano. In America le scuole hanno uno psicologo, un infermiere e ci sono dottori che vengono da fuori per visitare i ragazzi. In Italia le scuole non hanno questo potere, tutti questi controlli si fanno in ospedale attraverso la sanita' pubblica. Alla fine pero' si fa la stessa cosa e le minorenni a rischio possono andare in Consultorio a chiedere la pillola del giorno dopo senza il permesso dei genitori. La differenza e' che in America puoi parlare con un medico nelle scuole, in Italia devi andare o in ospedale o in consultorio.

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    3. Ma trovo che sia un modo eccezionale per avvicinare i ragazzi (ma sopratutto le ragazze) alla sessualità responsabile, avere una specie di "consultorio" direttamente a scuola, in un ambiente che la giovane sente in qualche modo "amico".
      Non è una sfumatura di poco conto, a mio parere!

      Grazie, comunque, per il tuo intervento!
      (E com'è bello il tuo blog...)

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  6. Nei CCG vengono prescritti contraccettivi, pilllole del giorno dopo e anche l'aborto, senza che i genitori vengano informati! Per l'aborto se minori di 16 anni viene coinvolto il tribunale.

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    1. Caro/a amico/a anonimo/a,
      lo so.
      Ma qui, invece, si tratta di scuole, o meglio di ambulatori presenti nelle scuole.

      Senza l'intervento di tribunali.

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  7. Si ho capito che vuoi sottolineare la "libertà americana", ma d'altro canto ti voglio evidenziare che nella cattolica Italia ci sono delle leggi e delle pratiche, che valorizzano l'emancipazione giovanile. La possibilità di coinvolgere la famiglia in decisioni così importanti però non è da sottovalutare. L'agire senza tale coinvolgimento, o comunque con il tentativo (se viene accettato dalla ragazza) deve essere una possibilità, non l'unica possibilità.

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    1. La "laicità", in questo caso...
      Più che la "libertà" mi piace sottolinearne la "laicità".
      In Italia inimmaginabile.

      d.

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    2. Io sono laica, te no?

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