Indian St. è una piccola via di Brooklyn, nei pressi della
fermata di East River Ferry, il traghetto che fa la spola fra Manhattan e
Brooklyn facendo godere i passeggeri di splendidi scorci dei grattacieli della
Grande Mela.
Qui, per qualche ora, ieri è stato messo in affitto uno studio,
(una monocamera) ad un prezzo decisamente conveniente visti i prezzi correnti.
L'annuncio è apparso (appunto per qualche ora)
su Airbnb, il sito dedicato ad affitti e compravendite.
"Boutique Winter Igloo for 2.Favoloso e originale mini appartamento per due persone, affittasi a 200$ a notte.
Renderà la vostra vacanza unica ed accattivante.
Costruzione recente, realizzata completamente a mano e con materiale del tutto naturale".
Poi la foto del miniappartamento, con un grazioso pino a fianco dell'ingresso:
Non sono in grado di dirvi se e quante telefonate abbia ricevuto Patrick Horton, 28 anni, che aveva messo l'annuncio.
So però che, prima che quelli di Airbnb se ne accorgessero, l'annuncio ha fatto il giro del web...
Patrick e i suoi coinquilini l'altro ieri hanno impiegato poco più di tre ore per ammassare, in un angolo del cortile del proprio condominio, il cumulo di neve dentro al quale hanno scavato "la stanza".
D'altronde, in un giorno, l'intero loro cortile era stato sommerso da 26 pollici di neve, qualcosa come 66 centimetri.
Lo hanno fatto un po' "per gioco", "per scherzo", un po' (più o meno inconsciamente) per stigmatizzare gli affitti stellari raggiunti a New York.
Come raccontavo, l'annuncio è rimasto su Airbnb solo per poche ore; fino a quando Patrick Horton ha ricevuto questa e-mail dalla Direzione: "Siamo lieti di vedere che avete avuto l'occasione di trovarvi occupati, divertendovi, durante la bufera di neve.
Purtroppo, però, il vostro igloo, peraltro molto ben costruito, non rispettava gli standard abitativi da noi previsti, mancando di acqua corrente, luce e garanzia di un tetto che non si scioglie".
E così annuncio cancellato.
(Però sono stati carini, dai, vero? E comunque, già oggi, "addio igloo", vista la temperatura un po' più alta a Manhattan...).
Ma siete amanti dell'estremo (freddo) e pensate di esservi persi un'occasione, non vi dovete naturalmente perdere d'animo: a Manhattan, infatti, c'è il "Minus5 Ice Bar", gemello di altri bar analoghi di Las Vegas, Orlando e Isole Cayman.
Lì, dentro a 80 tonnellate di ghiaccio, potrete sorseggiare, inverno ed estate, decine di cocktail quantomeno "rinfrescanti", in gran parte a base di vodka.
All'interno del "-5" tutto è fatto di ghiaccio: bancone del bar, "frigoriferi", tavoli, sedie, panche, financo alle sculture che decorano l'ambiente e ai bicchieri.
Attenzione, perciò, alle labbra!
Ai clienti sprovvisti di abbigliamento adeguato, il "Meno5 bar" (che a New York si trova all'interno dell'Hilton di Midtown, 1335 Ave. of America) fornisce guanti e mantelle di pelo (sintetico).
Un'esperienza indimenticabile, assicurano.
E, naturalmente, gelida.
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se non erro questo locale l'ho visto in una serie tv ambientata a NY ma non ricordo quale ciaoo
RispondiEliminaSai che non lo so, Cristian? :-)
EliminaMò mi documento...
d.
Giusto per informazione, questo post mi ha fatto ricordare come anche a Hong Kong, in zona centro, c'è un ice bar con tanto di testone di Lenin in plastica esposto fuori. Passi dal caldo afoso agli zero gradi (o simili), anche se non è tutto in ghiaccio -il pelliccione lo forniscono sorridendo!
RispondiEliminaLenin davanti ad un Ice Bar di Hong Kong!
RispondiEliminaGrazie per averlo segnalato!!
d.