PERSONE CHE HANNO LETTO O CURIOSATO

sabato 3 dicembre 2011

2 - SULLA CAFFETTIERA, IL TERREMOTO E ALTRE STORIE...

24 ago, 10:41 m.


La caffettiera è sul fuoco, in questo momento.

Già sento strani rumori: dunque queste potrebbero essere le ultime righe che scrivo prima dell'esplosione.
 Sul fuoco c'è, infatti, una perfetta imitazione cinese della nostra "Moka Express Bialetti". Tre tazze, presumibilmente di alluminio, uguale-uguale all'originale.
Temevo, ieri sera, che avrei fatto fatica a trovarla, una Moka a New York, ma era il solito pessimismo italiano.

Questa mattina, appena uscito di casa, mi sono infatti accorto che sotto casa (proprio sotto-sotto, accanto al portoncino di ingresso del condominio) c'era un negozio di caffé, quello che noi chiameremmo "torrefazione". Solo che venivano vendute almeno una trentina di qualità di caffè differenti (o erano di più?) ognuna in sacchi di juta enormi e ognuna proveniente dai più vari angoli esotici del mondo.


Ma ecco che il mio sguardo è caduto subito sugli scaffali, dove oltre alle varie caffettiere per il caffè americano, c'erano quelle per il caffè "alla francese" (?) e le Moka della Bialetti.
 C'era la monotazza, poi la tre, la sei e la dodici tazze.
 Quella da tre costava 25 dollari (17,34 €uro al cambio di ieri). Incerto, ho soprasseduto. E ho fatto bene.

In un negozio cinese ("Surprise! Surprise! The ideas Store for your home") nel pomeriggio ho trovato la Moka Made in China, appunto: 8,99 $ (6,23 €uro).
Tanto, ho pensato, il caffè lo metto solo (e poco) nel latte e non lo bevo mai "puro". 

Attanagliato dalla fame, appena in strada questa mattina ho cercato come un forsennato il più vicino baracchino-ambulante che vendeva caffè e varie cose da colazione. Intuendo la temperatura da fonderia del caffè gli ho chiesto di mettermi il latte freddo.
 Mi ha guardato strano, quasi fossi stato un potenziale terrorista. 
E' così venuto un ottimo (ed enorme) latte macchiato, che ho sorseggiato, come Kerry, passeggiando per strada. 
Prezzo: 1$, e cioè 69 centesimi di €uro.

Metterò sempre i prezzi delle cose che compro: mi pare siano ottimi elementi, i prezzi, per giudicare e farsi delle idee... No?
Poi sono andato a ricaricare il telefono che avevo comprato l'anno scorso. Mi avevano detto che dopo sei mesi di non utilizzo avrei perso il numero (e il telefono) e invece non solo non li ho persi, ma mi sono visto accreditare "un dollaro e 7 cent che risultano inutilizzati dallo scorso anno", mi è stato comunicato con sms...

Così, con i 50 dollari di ricarica (34,67 €) ora ho 466 minuti di conversazione a mia disposizione, aggiungeva lo stesso messaggio. 
Sono tanti? Pochi? Non ne ho idea...

L'idea di venir fregati ad ogni angolo è costante, per noi italiani.

 
La passeggiata di questa mattina mi ha portato il sorriso, dopo la stanchezza (e il pessimismo cosmico) dell'arrivo. Nell'aria profumi di cibo dovunque. E di qualunque cibo.
Ho visto una nuova catena di semi-fast food coreana, solo pollo (chi mi conosce sa che vado matto per il pollo): quanto prima proverò "Kyochon chicken", dove il pollo viene cucinato e presentato in tutti i modi, e vi riferirò...

Poi ho di nuovo notato l'assenza del rumore dei motorini. 
Niente motorini, o scooter a New York. Al massimo solo qualche rarissima moto. Che senso ha, d'altronde, visto che c'è la metro (e che funziona!)?


Dopo il bicchierone di latte macchiato mi sono comprato una banana. Venivano vendute a "caschi" di 4. Prezzo: un dollaro (69 centesimi di €uro). Ne ho presa una sola: 25 cent, 17 centesimi di €uro.

Arrivo a piedi fino a Union Sq, dove giocatori di scacchi aspettano appassionati per sfide all'ultimo scacco. Prima di ripartire mi riprometto di farmi umilare di nuovo, dopo che l'anno scorso ricevetti uno "scacco matto" dopo dieci mosse "Ma le tue prime quattro mosse non erano male", mi disse il mio avversario, pensionato, 74 anni...

 
Mentre gli studenti della NY Film Academy facevano esercitazioni pratiche di ripresa con macchine a pellicola, scendo nella metro per fare l'abbonamento.
104 dollari, corse illimitate per un mese. 
Penso che non è poco, ma poi mi rendo conto che in una giornata a volte se ne prendono anche una decina di metro, e che a New York ci sono 24 linee che funzionano giorno e notte. 
E per questo, in fondo, 72 €uro e 16 centesimi al mese direi che si possono proprio spendere.

Dopo aver chiesto informazioni al gabbiotto, una delle due addette (intuendo che ero un impedito e temendo forse che avrei potuto mettere fuori uso la macchinetta) esce scuotendo la testa e mi accompagna al distributore tenendomi per un braccio.

Già temevo l'arresto, chiedendomi cosa diavolo avessero capito...
 E invece lei, come una maestra elementare davanti alla macchina mi indicava il da farsi sillabando in americano le parole:
"M e-t t i  la   c a-r t a  q u i", "P r e-m i   q u i",  "D i-g i-t a   q u e-s t a   o p-z i o-n e"... Il tutto mentre sul display comparivano le istruzioni in italiano.

Sì, evidentemente devo proprio avere una faccia da deficente...

Poi una terrorizzante spiegazione data con tono insolitamente autoritario: visto però che non capivo una cippa, la signorina (peso oltre gli 80 chili di certo...) si rivolge a me come io ogni tanto mi rivolgo a Sofia, quando la mia canaamoremio combina qualcosa di grave. Dunque la signorina mi intima, alzando la voce, di di tirare fuori il portafoglio (E io che ho pensato "Mi vorrà mica rapinare qui davanti a tutti??") e avvicina subito la tessera della metro appena caricata che lei aveva ancora in mano alla carta di credito tuonando un "NO!" che mi ha terrorizzato; molto ma molto più del terremoto che non avrei poi sentito. 

A quel punto capisco: ok, non si deve tenere la tessera della metro vicino a bancomat o carte di credito. 
Poi prende una tessera della metro esaurita, la piega in due  e nuovamente urla "NO!". 
E poi mi saluta. 

Non c'è dubbio: devo proprio avere la faccia da deficente.
Scendo ancora per prendere dunque la metro. 
Quante persone prendono la metro al giorno a Ny? Una media di 7.771.972, dicono i precisi dati della Mta, l'azienda dei trasporti pubblici. 
E quante persone in quel momento transitavano nella stazione di Union Sq?
 Direi svariate migliaia: ci passano 8 linee...
 
E a chi il simpatico vecchietto che si stava trascinando un enorme scatolone con una rete da letto matrimoniale ha chiesto aiuto?
 A me, ça va sans dire...

La cosa però non è passata inosservata ad una signorina, che vedendomi poi tornare un po' trafelato mi ha detto "Eccellente esercizio!"

Ma che maleducata... Cosa avrà mai voluto insinuare??


Questa immensa ed improba fatica non appena riemerso dalla metro mi ha fatto consumare senza alcun senso di colpa il primo hot dog di questo soggiorno americano.
 Gli straordinari e buonissimi hot dog di New York sono, misteriosamente, uno dei pochi cibi che mettono d'accordo musulmani osservanti ed ebrei integralisti. Ne deduco che non contengano carne di maiale. Ma vi prego, non ditemi cosa vi sia, se lo sapete... 

Ho notato con notevole disappunto che non esistono quasi più baracchini per strada (tutti regolarmente autorizzati, tutti gestiti da mediorientali o asiatici, tutti che espongono il "certificato antiterrorismo" rilasciato all'ambulante dalla polizia) che vendono hot dog a un dollaro, come l'estate scorsa.

Ormai un hot dog si paga quasi dovunque un dollaro e mezzo (1 €uro e 4 centesimi) o, ahimé, 2 dollari (1 €uro e 38 cent). Ho però trovato uno di questi baracchini che di fronte ad un concorrente da un dollaro e mezzo esponeva un enorme cartello con su scritto "Hot dog + Coke or water 1.99$". E cioè hot dog e lattina di Coca (o bottiglietta d'acqua) 1 €uro e 38 centesimi.

Gli stessi prezzi che ci sono in Italia, eh?


Poi poco prima delle 14 arrivo davanti all'Apple Store di Central Park, quel cubo di vetro enorme, ora coperto e in ristrutturazione per rifarlo risparmiando vetro, spiegano i disegni sulla copertura.

C'è sempre coda per entrare: là ci sono almeno una cinquantina (se non di più) di computer liberamente e gratuitamente utilizzabili, senza alcun limite di tempo. Tutta l'area esterna, poi, è "Free Wi-Fi" e ci sono sedie e tavolini a disposizione giorno e notte.
 
Ma la coda che c'era fuori, oggi mi sembrò eccessiva. 
La sorveglianza, infatti, proprio in quel momento stava facendo uscire tutti, personale compreso.
 Non voglio essere polemico, né esagerare, ma mi pare inutile dire che gli unici ad essere rumorosamente agitati erano gli italiani.
 
Un gruppetto di giovani milanesi visbilmente eccitati stavano telefonando alle famiglie comunicando in diretta l'avvenimento ("Non ti preoccupare, mamma, forse gli islamici hanno messo una bomba qui all'Apple Store...", ho sentito con le mie orecchie...), mentre una ragazzina aquilana giurava di aver sentito un sorvegliante parlare di un allarme terremoto...
Volevo avvicinarmi ai milanesi facendo loro notare che non c'erano né carri armati, né camion dell'esercito, né poliziotti, là davanti. Ma questa volta ho desistito.

E poi i ragazzi erano troppo impegnati a raccontare alla mamma il loro "allarme terrorismo" newyorkese... 


Dal canto mio, nei minuti precedenti, passeggiavo e non ho sentito nulla. E almeno sulla Quinta, non ho visto impiegati scendere dagli uffici o scene di agitazione o panico, anche se poi i tg locali che parlavano del fatto raccontavano di scene di paura citando l'interruzione del lavoro in particolare nei grattacieli più alti, che più hanno oscillato per la scossa avvenuta 150 chilometri più in là...

Poi vado al bellssimo negozio della mia amica Donatella (ma di questo ve ne parlerò più avanti...).


A sera, in un supermercato, compro un tappetino per il bagno ($7,99, €5,54) e la mia saponetta preferita ("Ivory soap, scelto da milioni di americani da più di 120 anni! 508 grammi di schiumoso sapone puro al 99,44%!" ) confezione da quattro saponi, 2,99$, (2€uro).
E buona notte...


d.


P.S.: L'esplosione non è avvenuta. La caffettiera cinese ha fatto il suo dovere.
In quest'angolo di Manhattan ora aleggia aroma di casa.

Caffè Lavazza. 
Dovunque, nel mondo, profumo di casa tua...

:-)

2 commenti:

  1. mi hai fatto ridere con le lacrime... specialmente per la scena del vecchietto che trascinava lo scatolone ...
    un po' prolisso è vero... ma invece che leggerti sembra di vedere una sit-com.

    buono il caffè, anche solo da mettere nel latte, ma io la moka l'avrei presa italiana, dato che il profumo di casa tua non è cinese, no??


    buon divertimento, buone scoperte, buone avventure.
    ti rileggerò volentieri.
    alla prossima
    penelope

    utente anonimo (IP: 0dcc6a322d8fab9)
    #8 19:49, 31 agosto, 2011
    ancora buono il caffé?
    ape_e_basta

    #7 18:08, 24 agosto, 2011
    letto tutto ciao cristian
    utente anonimo (IP: 16ae0d3a348d218)

    #6 18:02, 24 agosto, 2011
    ciao dario!!! ma la smetti di postare tutti i prezzi e fare il cambio? sembri il fratello maniaco di tremonti!!!! ... e poi, ha ragione la sgnorina, vogliamo nziare una corsetta a central park???
    beh devo dire... che mi ha catturato i ltuo racconto, aspetto con ansia domani... e come vedi, la cina risolve tutti i problemi di"copia"!!!!
    ti abbraccio forte.
    marinella

    utente anonimo (IP: 5872a63ca4f3e13)
    #5 16:35, 24 agosto, 2011
    Non so chi tu sia, ma so che ti ricrederai sugli hot dog.
    Nemmeno io mangio i wurstel, in Italia...

    Per i negozi Sephora, vedrai, ci andrai a sbattere ogni tre isolati.

    Comunque eccoti accontentata (immagino che tu sia femmina...):

    Ce ne sono 15, a Manhattan.
    Vai in questa pagina e a destra metti Stato di New York e poi Manhattan.

    Avrai tutti e 15 gli indirizzi!

    http://www.sephora.com/help/stores/index.jhtml

    Enjoy!
    dario.celli

    #4 16:16, 24 agosto, 2011
    ecco visto che devo venire a NY tra poco, comincia a farmi l'elenco di dove posso trovare i negozi Sephora, MAC cosmetics e magari anche Louboutin :D
    ps. io mi sa che gli hot dog non li mangerò...non riesco a mangiare neanche i wrustel...
    utente anonimo (IP: 653d7f7eabf94e6)

    #3 16:01, 24 agosto, 2011
    Sono Mario... Nn riesco a registrarmi per mettere il nik...;)
    utente anonimo (IP: 26ccf69c8397077)

    #2 15:10, 24 agosto, 2011
    Ci conosciamo o sei un viaggiatore casuale?
    dario.celli

    #1 12:31, 24 agosto, 2011
    Beato te Che sei li..... P.s. So come sono fatti gli hotdog;)
    utente anonimo (IP: 0b2b83df03f86a4)

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