PERSONE CHE HANNO LETTO O CURIOSATO

lunedì 5 dicembre 2011

23 - Sulla visita del Presidente iraniano, il pagamento di una multa (con sconto) e sulle tariffe per la manicure (e altro...)

martedì, settembre 20, 2011

In queste ore New York è disseminata di poliziotti e di macchine nere enormi.
Sono le scorte ai Capi di Stato e di Governo che presenziano all'annuale Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

Ci sono tutti, praticamente tutti, credo.

Facendomi la passeggiata serale verso Central Park, mi sono imbattuto, appunto, in una di queste megascorte davanti ad un albergo, il Warwick, all'angolo con la 6a Ave (dove, tra l'altro, avevo alloggiato per qualche giorno una quindicina di anni fa...).

Traffico bloccato, poliziotti che in pochi minuti hanno transennato tutto (compreso il marciapiede) e tutto questo paradossalmente - svariate decine di uomini armati fino ai denti - per proteggere l'acerrimo nemico degli Stati Uniti, il Presidente dell'Iran Mahmud Ahmadinejād.
Che, con grande delusione dei fotografi e degli operatori tv presenti, non si è visto.
Si è vista la sua scorta, un codazzo di donne adeguatamente bardate, ma lui niente.

Pare - immagino, invero - che ci sia anche il Presidente del Consiglio italiano. Ma non ho idea su dove alloggi. Se lo avvisto vi farò sapere.
Immagino si debba tenere d'occhio eventuali codazzi di oche giulive...

Oggi è stata una giornata interessante perché ho affrontato per la prima volta l'ordine costituito americano.
Detta così sembra chissà cosa: la verità è che sono andato semplicemente a pagare una multa.
Sono riuscito, infatti, a beccarmi una multa anche questa volta.
Non per eccesso di velocità (non avevo nessuna fretta, quando ho noleggiato l'auto l'altro giorno...) ma per un banale divieto di sosta.

E' accaduto quando - visto che il noleggio l'avevo pagato fino all'indomani mattina - la sera, al mio arrivo a New York ho portato alcuni amici a vedere lo "skyline" di Manhattan dalla passeggiata di Brooklyn resa celebre dai film di Woody Alllen.
Naturalmente non avevo trovato parcheggio.
O meglio, c'era ma proprio dopo il cartello, quasi all'angolo della strada.
Badate: c'era ancora spazio per parcheggiare un camion, ma comunque ammetto che la macchina l'abbiamo lasciata in divieto.
"Tanto è questione di pochi minuti", ci siamo detti.

Lo avranno però pensato anche gli uomini della pattuglia che è passata di lì; della serie "facciamogli la multa in fretta, ché se no arriva...".
E' veramente una seccatura ricevere una multa in vacanza. Anche perché, in America, non si sfugge: se non la si paga, infatti, la multa viene pagata dall'agenzia di noleggio che certo poi non si dimentica.
La multa è stata compilata dall'agente del traffico R. Ducan (niente numeri di matricola per le forze dell'ordine, in America; per loro niente legge sulla privacy. Il loro nome è sempre bene in vista...),
Morale: $115, pari a 84 € e 85 cent.

La busta con l'indirizzo premarcato che contiene il foglietto della multa compliato in toto e poi debitamente stampato con una stampante portatile, specifica che si può pagare usando la busta per spedire un assegno, o pagare con carta di credito attraverso il sito internet o per telefono.
Esiste, però, un'altra opzione: "in person", pagarla, cioè, personalmente.

Per la verità, mentre mi avviavo verso il Finance Businness Centre, mi chiedevo perché mai dovessi complicarmi la vita andandomi ad infilare dritto dritto nei meandri della burocrazia americana; ma la curiosità è stata più forte di me.
Passeggiando verso sud (verso Ground Zero, per intenderci) sono dunque arrivato fino all'edificio delle tasse di Manhattan, anzi, al secondo piano dello stesso.
Era un salone con un centinaio di sedie in mezzo e, attorno, una decina di sportelli con relativi impiegati dietro al vetro.
Non sapendo come comportarmi ho chiesto delucidazioni all'ufficio informazioni, la cui addetta - saputo che ero italiano (me lo ha chiesto lei di dove fossi...) ha immediatamente comunicato la mia nazionalità ad un'altra sua collega, che alla notizia ha lanciato un urletto.
Non ho capito se di compassione per quello che mi sarebbe accaduto da lì a poco, o se per l'entusiasmo di avere a che fare con un italiano.

La tizia dietro al banco informazioni, dunque, alla notizia della mia nazionalità mi indica un cartello, che non ho fotografato perché la mia, certo, non era una visita di cortesia...
Guardo il cartello e rimango a bocca aperta.
In 22 lingue (le ho contate...) c'era scritto che se non si conosceva l'inglese e non si era in grado di capire o di  esprimersi, sarebbe stato "chiamOto un interprete che conosce la vostra lingua".
Esatto, chiamOto, con la "O": è stato, ovviamente, più forte di me e ho fatto notare l'errore, con l'impiegata che ha esclamato "Shure??" (minchia, e certo che sono sicuro!), per chiedermi poi che cosa avessi combinato.

Le faccio vedere il verbale e lei mi dice di lasciar perdere l'errore, che se volevo potevo scrivere una lettera alla direzione per segnalarlo, e di prendere il numeretto attendendo il mio turno.
Non avevo nessuno davanti, dunque è stata una questione di secondi: manco ho fatto in tempo a sedermi ed ecco che sul display è apparso il mio numero.

Arrivato allo sportello l'impiegata mi ha chiesto di verificare il numero (se me lo chiedessero alle poste starei fresco...) e ha guardato il verbale.
Lì una piacevole sorpresa: essendomi presentato personalmente e entro 30 giorni, mi comunica che potevo usufruire del "Walking Abatement", uno sconto di 15 dollari.
L'impiegata, poi, ha aggijnto che se avevo intenzione di contestare la multa potevo parlare direttamente con il Giudice (che era in una stanza attigua) e che sarebbe stato pronto ad ascoltare le mie ragioni. Giudice che - ha detto - avrebbe potuto decidere o di annullare la multa o di farmi pagare una cifra maggiore.
Poi mi ha chiesto di vedere la citazione e ha storto il naso: "Lascia perdere", mi ha in sostanza consigliato, visto che il giudice oggi di turno, per quel tipo di infrazione, non solo non era clemente ma solitamente era anzi assai severo.
Ho dunque preferito non rischiare.
E ho fatto bene, perché (l'ho notato solo ora!) nella parte "Complainant's Comment" c'è scritto "Firezone", e cioè - veniva spiegato - avevo parcheggiato in una "zona da lasciare libera per i Vigili del Fuoco".
Giuro che non me n'ero accorto...
A quel punto, dopo aver dichiarato che accettavo la multa, ho ringraziato per lo sconto e mi sono diretto in una degli sportelli cassa, dove ho pagato con carta di credito (con due dollari di sovrattassa).
Totale 92 dollari, pari a 67 €uro e 30 cent.

Con l'impiegata della cassa che, a conclusione dell'operazione, mi ha salutato con un materno "No more ticket, now, ok?" "Nessuna multa più, ora, ok?".

E' passando davanti ad un negozio "Ny spa & nails " che ho deciso di investire questo risparmio inaspettato. Il "Best chinese qi gong tui-na waxing & facial" (aperto dalle 10,30 alle 23, tutti i giorni) mi sembrava pulito e a buon prezzo. 12$ (8€ e 80 cent) per la manicure.
Mentre la signorina faceva il suo lavoro (naturalmente mi ha chiesto da dove venissi...) ho dato una occhiata alle tariffe che comunico per le appassionate del settore.
Eye Brow 12$ (sopracciglia 8,81€)
Lip 8$ (labbra 5,87€)
Bikini 25$ (18,35€)
Semi-Brazilian Bikini (Leaving a landing Strip) 35$ (25,70€)
Brazilian Bikini (Take it all off) 48$ (35,24€).

Credo di avere vagamente intuito cosa riguardano nello specifico le ultime due voci...


1 commento:

  1. Commenti

    #7 22:51, 23 settembre, 2011
    il NYPD non perdona
    la sezione traffic ti ha sgamato e subito multato

    pure a NY ci facciamo riconoscere noi italiani per le soste vietate

    ciao cristian
    utente anonimo (IP: c05d028a77d0d4e)

    #6 08:05, 22 settembre, 2011
    cara Pepita80,
    sono qui perché vengo qui appena posso.
    Per viverla, per "studiare" questa società complessa e divertente, per "respirare" un po' e per seminare...

    cara Penelope,
    non sono un esperto, ma la tua osservazione sui prezzi delle di cui sopra depilazioni mi spinge ad annotare altri prezzi...


    d.

    dario.celli

    #5 00:39, 22 settembre, 2011
    e meno male che non hanno voluto aggiornamenti sull'utilizzatore finale, come loi chiama il suo awocato... bè, però sti ameri-cani non sono poi così male
    phederpher

    #4 08:45, 21 settembre, 2011
    ennesima puntata della mia sit-com mattutina...

    divertente e leggera, perfetta per mettere il buon umore vagando con la fantasia lontanissimamente da qui...(confermo con l'altra lettrice Tita... ormai non è mattina se non si comincia con le avventure del buon Dario: ingranare la prima ed incominciare è più leggero !!!)

    in merito alla tua vaga intuizione, devo però aggiungere che, contrariamente a tutti i prezzi economici newyorkesi, bisogna riconoscere che le ultime 3 voci, rispetto ai prezzi italiani, non sono economiche per nulla!!

    buon proseguimento e a presto!
    Penelope

    utente anonimo (IP: 0dcc6a322d8fab9)

    #3 13:52, 20 settembre, 2011
    Vedi che finiamo sempre per fare "errori italiani" dovunque? ;o)
    utente anonimo (IP: 155aca3f39ee5df)

    #2 11:31, 20 settembre, 2011
    Dear brother, penso che con la formula blog tu abbia ben risolto il tuo desiderio di scrivere sull'esperienza USA narrando delle tante minute cose persino in diretta, e devo dire che ti riesce molto bene. Sono diventata anch'io una dei/delle (...) fans che aspetta al mattino i tuoi aggiornamenti gustosi e antropologicamente attenti, per catapultarsi un attimo a NYC a far la differenza tra le montagne valdostane e la Metropoli. Ahi ahi le 'Firezone'...!!... credo siano diventate suolo sacro laggiù, vedi con quanta cura sono sorvegliate. Coscienza e cicatrice da 9/11. E mi viene da pensare che se tu ti decidessi ad imparare decentemente l'english, ti commissionerei incontri con qualche psy dell'emergenza, o x conto di Franki con CR USA, o con operatori vari del soccorso, c'è sempre parecchio da imparare da loro. Per ora tieni bene gli occhi aperti anche su questo settore, oltre che sui Semi o Integral Brazilian Bikini... Kisss Tita
    utente anonimo (IP: a612422617f0df6)

    #1 11:07, 20 settembre, 2011
    fantastici i negozietti "cinesi" che fanno manicure/pedicure ecc. a pochi dollari...quando ne vedevo uno rimanevo sempre affascinata dalle persone che vi erano all'interno intente a leggere un libro, navigare su internet con apparecchi portatili vari ecc.
    Mi sono sempre chiesta perchè non possiamo esportare anche in italia quelle comodissime poltrone che usano in questi negozi...

    (cmq mi sa che hai capito bene le ultime due voci della lista ;o) ehehe)

    p.s. mi togli una curiosità? sei a NY perchè ci vivi per lavoro/studio o sei solo in vacanza?

    Pepita80

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