L'appuntamento con il "West Indian-American Day Carnival" (la festa dell'orgoglio afro-caraibico-sudamericano) è uno dei più attesi dell'estate.
Si svolge ogni anno a Brooklyn in occasione del "Labor Day", la Festa del Lavoro, che negli Usa non cade il 1° maggio ma il primo lunedì del mese di settembre (così si fa "ponte"!).
Nata nel 1920 ad Harlem, il fulcro della festa è un'immensa parata che dura dal mattino alla sera, con centinaia di carri, migliaia di persone che sfilano più o meno in costume, e milioni di persone che assistono a quello che è davvero "uno spettacolo" in tutti i sensi.
Che sarebbe stata una bolgia infernale (con un costante profumo di cibo che veniva cotto/fritto/braciolato lungo le strade) e che i timpani sarebbero stati messi a dura prova, mi era stato preannunciato: ma che mi sarei trovato in mezzo a qualcosa come 3 milioni e mezzo di persone, davvero questo non l'avrei mai immaginato.
Della sfilata con le centinaia di carri dei newyorkesi dei Caraibi, del Centro e del sud America, dell'Africa nera, io ne ho ripreso solo un frammento, qualche minuto, che vedrete fra qualche riga; ma non per questo meno (come dire...) antropologicamente "interessante".
Vi prego di notare i poliziotti che seguono questo spezzone di corteo e quel gigante afroamericano.
Mi verrebbe quasi da dire che i veri protagonisti della giornata, a parte la musica e i costumi, sono i "glutei" (di ogni tipo e dimensione...) e gli "ammiccamenti" sessuali.
Oddio, nemmeno poi tanto "ammiccanti", come possiamo vedere in questa "galleria" montata ad hoc da una casa di produzione di ny...
:-)
Già: New York, gli Stati Uniti, sono anche questo...
© dario celli
caspita, glutei e tette di tutte le misure, imbarazzante la scelta. A parte gli scherzi, trovarsi in quella bolgia deve essere un'esperienza indimenticabile.
RispondiEliminaNew York, gli Stati Uniti, sono anche questo...
RispondiEliminacome il Culumbus day
come la festa di San Patrizio
e molte altre feste delle varie comunità che vivono a NY
cristian