PERSONE CHE HANNO LETTO O CURIOSATO

domenica 8 gennaio 2012

Sui grattacieli americani (salite con me sull'Empire?) e sul parco più piccolo del mondo...

Per la verità è la cosa che faccio sempre non appena giungo a New York.
Ed è la cosa che consiglio assolutamente a chiunque arrivi a New York per la prima volta: posare i bagagli e uscire immediatamente a farsi una bella passeggiata per quanto stanchi si sia, anche se si è svegli da dodici ore e più, e anche se in Italia, ormai, è praticamente notte.
D'altronde camminare fa bene anche alla circolazione, dopo le nove ore passate seduti, quasi immobili, in aereo.
Consiglio, dunque, dopo aver mollato le valigie, di dirigersi subito verso la Quinta Strada, per "respirare" immediatamente un po' di New York.
E camminare fino al numero 350 della Fifth Ave, sopportando poi con stoica pazienza le lunghe code che condurranno in cima dell'Empire State Building, ad oggi il punto più vicino al cielo che c'è nella Grande Mela.


A meno che non si sia molto (ma molto!) fortunati, le code per arrivare in cima all'Empire sono un po' lunghette. Ma come vi dirà chiunque c'è stato, ne vale la pena.
Ma se le code, a volte, sono lunghe, gli ascensori bisogna dire che non perdono molto tempo!
(Notare la velocità dei numeri "segnapiano"- 1 minuto e 10 secondi per farne 80... - e ascoltate i commenti degli italiani).



Le file sono quattro: una per fare i biglietti, una per arrivare agli ascensori che portano all'80° piano, (dove già siamo arrivati);
una per gli ascensori che raggiungono l'86° piano dell'Obsevation Deck, dove si può ammirare il panorama al chiuso, dietro ampie vetrate;
poi quella per raggiungere il 102° piano, ultima tappa prima del traguardo.

Bisogna sgomitare un po' e avere un po' di pazienza per arrivare alla prima fila: ma ormai ci siete.
Non è un posto da andar di fretta, l'ultimo piano dell'Empire State Building: e allora datevi tempo, visto che ve lo siete guadagnato, e dopo aver raggiunto la prima posizione pensate a dov'eravate 12 ore prima,  lasciate che il vostro sguardo si perda e che la vostra mente voli... 

                                                       Panorama verso sud                                      
                                                       (cliccare sul simbolo You Tube per poter ingrandire il filmato)

E questo è quello che si vede guardando verso est:

                                                       (cliccare sul simbolo You Tube per poter ingrandire il filmato)

Se poi riuscite da arrivare intorno alle 6 del pomeriggio (in Italia sarà mezzanotte, ma voi non pensateci, d'altronde siete a New York, per la miseria!) avrete la possibilità di godervi il panorama con l'ultima luce del giorno e vedere il tramonto, con milioni di luci che si accenderanno davanti (anzi, sotto) a voi.
Un tramonto che rimarrà incollato al vostro cuore...




























Milioni di luci in migliaia di palazzi che si proiettano verso l'alto...
Come potrete anche immaginare, anche se non ci siete mai stati, a New York (o meglio nell'isola di Manhattan, uno dei cinque distretti di New York) lo spazio è prezioso, preziosissimo.
Per questo fin dagli inizi del '900 la maggior parte degli edifici sono stati via via sostituiti da più "remunerativi" grattacieli.

Quello a destra della foto qui sotto è uno dei più famosi: è il "Flatiron Building", 87 metri d'altezza, 22 piani. Una vera opera ardita per l'anno in cui è stato costruito, il 1902.
Da notare il building a sinistra, 31 piani, palestra al 1° piano, bar condominiale al 30°, proprio allo stesso piano dove, anni fa, ho avuto la fortuna di abitare per un mese.
A sinistra della foto, un modernissimo e altissimo grattacielo ancora in fase di ultimazione.


Trovo che siano qualcosa di meraviglioso, i grattacieli.
E ogni volta che andrete a New York state sicuri che vi troverete sempre a camminare con la testa all'insù...
Ce ne sono di meravigliosi: come questi due, a Columbus Circle (la rotonda che si trova all'angolo sinistro di Central park, con la colonna con Cristoforo Colombo in cima che guarda l'Europa...). Sono le torri del "Time Warner Center", 229 metri di altezza, 232mila metri quadrati di uffici, centri commerciali, appartamenti privati (225, per la precisione) e studi televisivi (della Cnn) ...


In più nella torre di destra c'è il più lussuoso albergo di New York: il Mandarin hotel, 250 camere che iniziano dal 40° piano.
Se pensate di non vi potervi permettere le sue stanze, certamente vi potrete permettere un semplice caffè o una bibita seduti ad uno dei tavoli vicini alle finestre (basta non andare là in pantaloncini e maglietta...).
Per una decina di dollari, al bar dell'hotel, al "pian terreno", al 40° piano appunto, potete fare una sosta e godervi questo...












Come probabilmente l'amica Santy starà pensando, c'è in realtà una città americana dove si possono trovare i grattacieli forse più belli e più all'avanguardia degli Stati Uniti: Chicago, in Illinois (Santy abita lì).

Una città straordinaria, Chicago, con ville e palazzi da sempre architettonicamente bellissimi, città attraversata da canali navigabili con le imbarcazioni che costringono i ponti a diventare "levatoi", per permettere il loro passaggio.

Quando ci sono stato, quelli che più mi hanno colpito non sono stati tanto i bellissimi grattacieli contemporanei, ma le torri del "Marina City" costruite quasi mezzo secolo fa, nel 1964 (!). 


Si tratta di condomini di 61 piani - l'ultimo piano si trova a 180 metri d'altezza - dotati di teatro da 1700 posti, auditorium, una pista da ghiaccio, una piscina, una banca, un ristorante, 450 appartamenti e 19 piani di parcheggio caduno (compresi quelli sotterranei) capaci d'ospitare complessivamente 896 auto...


Ma Chicago è sempre stata all'avanguardia in fatto di architettura edile: basta pensare alle strepitose ville disegnate e costruite da queste parti dall'architetto Frank Lloyd Wright, all'inizio del '900.
Guardate, per esempio, la sua "Robie House", quella qui sotto, oggi edificio dell'università di Chicago: avreste mai scommesso che si tratta di una costruzione del 1910?



Certo, negli Usa, c'è una diversa concezione degli spazi, rispetto a quella italiana o europea.
Vi stupirete, forse, a sapere che le metropoli americane superiori a un milione di abitanti sono solo nove, e le città con una popolazione superiore a 100mila abitanti sono solo 250. La stragrande maggioranza degli americani, dunque, non vive nelle metropoli, ma in cittadine e centri abitati con meno di 50mila abitanti.

Ma si tratta di zone dove non ci sono problemi di spazio, e dove ogni famiglia può dunque avere la propria casetta con il giardino.
Ben differente è il discorso nella grandi città.
Come a New York, dove ogni metro è preziosissimo. Guardate in quanto spazio hanno intenzione di costruire un nuovo grattacielo, proprio verso l'inizio della Fifth Avenue.


Alla fine, il grattacielo (tutto a vetri) verrà fuori così...


E' sostanzialmente per la mancanza di spazio che Manhattan si è sviluppata "in verticale". In queste condizioni lo spazio nella Grande Mela è roba preziosa che non può essere sprecata.

E proprio qui, nella New York dei grandi numeri, degli enormi grattacieli di vetro, si può invece trovare quello che forse è il più piccolo parco pubblico del mondo: 160 metri quadrati, come un grande appartamento.
Si trova sulla W71a strada, all'altezza dell'incrocio fra la Broadway e Amsterdam Avenue, nell'Upper West Side, la parte nord-ovest di Manhattan.

Il minuscolo parco si chiama "Septuagesimo Uno": proprio così, come il numero della strada, "71", in latino.
E' uno spazio verde ricavato dai pochi metri rimasti fra i due palazzi: comprato il 28 marzo del 1969 dalla municipalità di NY, dal 1981è di proprietà del "New York City Parks".


Mi ci sono imbattuto casualmente, attirato, più che altro, dalla scritta latina. E come succede quando una cosa è necessaria, mi sono trovato lì proprio il pomeriggio in cui avevo scariche sia la batteria della macchina fotografica, che quella del telefonino. 
Così, per farvi conoscere questo minuscolo angolo verde quasi miracoloso, le foto le ho "rubate" dal web...

E' bellissimo farvi una sosta per riposarsi dalle defatiganti passeggiate che si fanno a Ny.
Sembra davvero di essere in un altro mondo...


Una vera, rara, unica mini oasi di pace nella frenetica capitale del mondo.
Un prezioso tesoro sconosciuto ai più e che chi abita nei dintorni ama come non mai...

© dario celli

7 commenti:

  1. indescrivibili emozioni sull'Empire...del piu' picoclo parco ne ho visto qualche scena inun o di quei filmetti americani che trasmettono qua proprio nel periodo di natale...ma non chiedermi il titolo :P

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  2. sull'empire non sono salita, ma sono andata sul top of the rock al rockfeller center...la vista dal 97° piano è pazzesca!
    vista da un lato:
    http://imageshack.us/photo/my-images/221/dscn0246tpuj.jpg/
    e dall'altro:
    http://imageshack.us/photo/my-images/718/dscn0250i.jpg/

    La prossima volta però salgo sull'empire al tramonto, giuro :)

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  3. E' vero!
    Anche la vista dal Rockefeller è superba!!
    E non c'è mai quasi coda.
    Come dice la sua pubblicità "Il Rockefeller è il grattacielo migliore per chi ama l'Empire State Building" perché solo da lì, quest'ultimo, può essere ammirato a dovere...
    Il Rockefeller, per me, è il saluto che dò a New York, il giorno della partenza.
    Fin quando non smetterò di partire...
    :-)

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  4. bellissima foto quella dell'uomo con la testa bianca e giubbotto di jeans che guarda dalla finestra, bella davvero!
    e bello anche tutto il resto, come sempre d'altronde.
    complimenti.
    Penelope

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  5. wow incredibile la foto che hai fatto di quell'edificio dei primi del 900 sempre molto più moderno

    bello il giardino più piccolo del mondo

    una curiosità che da sempre mi cruccia
    ma chi vive nei grattacieli di NY al cui interno ci sono ristoranti uffici terrazze panoramiche ecc ecc ecc
    hanno una loro entrata e loro ascensori separati e privati o per entrare in casa devono fare la coda assieme ai turisti?

    cristian

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    1. A volte, oltre il grande atrio comune, ci sono ascensori separati, alcuni "only residents", riservati, appunto, solo a chi in quel palazzo ci abita.
      Nei grattacieli più imponenti vi sono ascensori che fanno 10 piani per volta, dai quali si scende per prendere poi ascensori "locali", che passano per ogni piano...

      Grazie per essere passato da qui!


      d.

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