PERSONE CHE HANNO LETTO O CURIOSATO

sabato 2 marzo 2013

Un rimborso stupefacente

Era il 3 aprile 1998.
Quel giorno, nella cassetta delle lettere della mia abitazione di Roma, arrivò una lettera della Hertz Corporation spedita dalla sede centrale di Oklahoma City, Stati Uniti d'America.

Rimasi interdetto, e prima ancora di aprire la busta pensai a qualche conto lasciato involontariamente in sospeso, o a qualche multa non pagata durante il viaggio che feci l'estate precedente e di cui ora l'agenzia di autonoleggio mi chiedeva inesorabilmente conto.

"Dopo tutto questo tempo?? Ma non potevano svegliarsi prima??" mi chiesi...

In quel momento, per la verità, non riuscivo nemmeno a ricordare se, quali, e quanti noleggi avessi effettuato alla Hertz nella vacanza dell'anno prima. A meno che la lettera non riguardasse qualche pasticcio involontariamente da me combinato negli anni ancora precedenti durante gli altri miei viaggi americani.
E' che non sempre per il noleggio dell'auto avevo scelto la Hertz...

Aprendo la busta mi chiedevo dunque, assai timoroso, dove e quando mai avessi combinato quella che doveva certamente essere una grana: perché sicuramente di una seccatura doveva trattarsi, visto la Hertz Corporation si scomodava di scrivermi a casa addirittura da Oklahoma City, Usa.

Potete immaginare la mia sorpresa quando, al contrario, vidi che all'interno della busta c'era un assegno bancario in dollari. Con la lettera di accompagnamento che spiegava:


Gentile cliente,
siamo lieti di comunicarle che The Hertz Corporation ha vinto una causa che la vedeva opporsi al Dipartimento per le Assicurazioni dello Stato del Texas.
The Hertz Corporation, infatti, aveva impugnato un provvedimento con il quale - a nostro avviso illegittimamente - lo Stato del Texas aveva imposto a tutti coloro che noleggiavano auto in quello Stato, il "Lis", "Liability Insurance Supplement" (un supplemento assicurativo per danni, NdA).
Con la sentenza della Corte risultata ora a noi favorevole, siamo lieti di comunicarle non solo che il supplemento è stato abolito, ma che la sua cancellazione è stata riconosciuta con valore retroattivo.

Gentile cliente,
dalla nostra documentazione risulta che 
 quattro anni fa - esattamente nell'agosto '94 - lei noleggiò per alcuni giorni una nostra automobile in Texas, versandoci regolarmente l'importo allora previsto per il "Lis".


In allegato, dunque, troverà un assegno di 17 dollari e 10 centesimi, ammontanti esattamente a ciò che lo Stato del Texas, per quei giorni di noleggio, le ha illegittimamente fatto pagare tramite noi.
Denaro che ora perciò abbiamo il piacere di restituirle. 

Per qualsiasi chiarimento o domanda, può scriverci al seguente indirizzo: The Hertz Corporation, Oklahoma City (...), oppure può chiamare il numero gratuito del Servizio Consumatori Dipartimento per le Assicurazioni dello Stato del Texas (...) attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 17.
Gli opuscoli informativi del Dipartimento, o i moduli per eventuali reclami, possono essere richiesti a domicilio attraverso il numero gratuito (...) attivo 24 ore su 24.

Qualora questa soluzione non la soddisfi, la preghiamo di comunicarlo direttamente al "Texas Department of Insurance" di Austin, Texas.
Le ricordiamo che accettano soltanto reclami scritti, inviabili anche con posta elettronica attraverso il sito ufficiale "www. tdi.state.tx.us".


Per quanto ci riguarda, invece, l'incasso dell'assegno accluso lo considereremo come implicito riconoscimento di sua completa soddisfazione, dopo il quale lei nulla avrà più da pretendere sull'argomento.

Ci scusiamo fin d'ora per la confusione che questo rimborso può averle causato.


Il Presidente di The Hertz Corporation.



Scrissero proprio così: "Ci scusiamo fin d'ora per la confusione che questo rimborso può averle causato".
Che mi venga un colpo!, pensai, sgranando gli occhi incredulo, proprio come - sono pronto a scommettere - avrete fatto ora voi.

Effettivamente ricordo che l'incasso di quell'assegno di $17,10 un po' di confusione la provocò, soprattutto nella piccola filiale della mia banca: innanzitutto perché lì non era consueto che qualcuno mettesse all'incasso un assegno in valuta americana; tantomeno, poi, per una cifra come quella, tutto sommato risibile.

Ricordo, infatti, che il giovane impiegato quel giorno alla cassa, al quale non era mai capitato di dover versare in un conto italiano un assegno estero, chiamò il direttore per capire quali procedure precise dovesse seguire (o perché la cosa non lo convinceva affatto, non so...).
Direttore che - sentito da me il racconto e letta e riletta la comunicazione allegata - incredulo, mi chiese se poteva farne una fotocopia, perché, mi disse, voleva raccontare di quel "rimborso stupefacente" a tutti i suoi colleghi, ma con la lettera in mano.
"Altrimenti chi mai mi crederebbe?", mi disse.

Accertai poi che il costo dell'operazione "cambio assegno in dollari" non avrebbe vanificato quel modesto, ma comunque inatteso, rimborso: detratte le varie spese, infatti, le 30.438 lire allora corrispondenti ai 17 dollari e 10 centesimi, diventarono 25.438 onestissime lire.

Che spesi - lo confesso - consumando un po' di pranzi al McDonald's e brindando agli Stati Uniti d'America.
Con la Coca Cola, ovviamente...


P.S.: Se ti interessa leggere di un altro rimborso stupefacente clicca sulle parole rosse...


© dario celli. Tutti i diritti sono riservati.

21 commenti:

  1. Non ci posso credere!!!
    Giura che è vero!

    Vuoi dire che hanno spedito una lettera con un assegno dentro a tutti coloro che avevano noleggiato una macchina quell'anno in Texas??

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    1. Caro/a amico/a,
      ti assicuro che è tutto vero!

      La lettera (da qualche parte) la conservo ancora!

      Anche io, in effetti, ho pensato a questa cosa: siccome la Hertz, dopo la sentenza, deve aver ricevuto un mega rimborso dallo Stato del Texas, la sentenza deve aver imposto la restituzione, da parte loro, del denaro ricevuto dai clienti.

      Forse, in Italia, sarebbe stato stampato un avviso a pagamento sui giornali, o emesso un comunicato stampa. Avviso che se veniva letto, bene; altrimenti "buonanotte suonatori!".

      Sarei curioso di sapere quante lettere la Herts ha spedito in Texas, negli Stati Uniti e in tutto il mondo!

      Lo so, sono senza parole ancora adesso, se solo ci penso...


      d.

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  2. Sai quanti assegni riceviamo per rimborsi di spese mediche? Praticamente dopo che hai pagato la parcella al medico, gli ospedali o gli studi medici fanno le dovute verifiche e spesso scoprono che abbiamo pagato troppo, 20$ una volta, 40$ un'altra... Sì, se hai pagato più del dovuto ti rimborsano!

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    1. Ecco, appunto.
      "Datemi un coltello... Un coltello, per favore!!"


      d.

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  3. Pazzesco. Abbiamo solo da imparare dal loro customer care.

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  4. Eheh...quanti sorrisetti increduli gli Italiani!
    Di fatto, se la procedura era quella di rimborsare a tutti l'extra pagato, in America non si scappa: o paghi come da sentenza o ti arriva una mega multa galattica che ti fa rimpiangere di non aver adempiuto a quell'obbligo!
    Il passo seguente da fare...a voler essere Americani proprio fino in fondo...sarebbe stato quello di mandare una gentilissima email di ringraziamento alla Hertz; loro l'avrebbero gradita moltissimo!
    God bless America!
    Bravo Dario.
    Con simpatia
    Marcello

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    1. Occavolo!
      Hai ragione... Perché diavolo non ci ho pensato??
      Mi sa che sono in ritardo, ormai, eh?

      d.

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  5. Ecco un motivo in più per amare gli USA. Queste cose mi emozionano perché in Italia sarebbero fantascientifiche. Se solo vincessi la Green Card!!!! Rb

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    1. Robbie, ho conosciuto tante persone che sono state sorteggiate alla Lotteria.
      Alcuni (che culo...) hanno vinto la Green Card al primo colpo, due amici (doppio culo!) l'hanno vinta un anno lui e l'anno dopo lei, altri ancora sono stati sorteggiati dopo vari tentativi...
      Dai, che il 1° maggio sapremo se questa volta toccherà a noi!
      :-)

      d.

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  6. Già il fatto che un tribunale metta in discussione l'imposizione, da parte dell'Amministrazione, di una tassa iniqua dovrebbe far drizzare le orecchie ai nostri emeriti ermellini, visto che i nostri onorevoli 'onorevoli' ce ne hanno imposte talmente tante di inique da riempire (finalmente) il rotolo della carta igienica FOXI MAX!
    Sai che ti dico? Forse mai,nella tua vita, hai speso meglio quelle 25 mila e rotte lire....e ora, dopo avere riportato nella sua sede naturale la mandibola caduta, un saluto.

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  7. il servizio clienti americano e' una delle migliaia di cose che piu' amo degli stati uniti!

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    1. cristian. mi ero dimenticato la firma

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    2. Metti i soldi da parte, alza il culo e fatti un viaggio là.
      Tornerai trasformato, Cristian...

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  9. In Italia ti sarebbe arrivata la parcella (gonfiata) dell'avvocato che aveva sostenuto la causa (anche se vinta).

    2° anno di diversity visa lottery.....sperèm bèn!

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    1. Ma la causa l'ha fatta la Hertz, mica io!

      E, comunque, immagino che la Hertz abbia profumatamente pagato l'avvocato che ha fatto causa al Texas...

      :-)

      Grazie di essere passato qui!


      d.

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  10. Ciao, ho trovato il tuo blog per caso qualche giorno fa... mi sono iscritta ai tuoi lettori fissi, perchè è veramente ben tenuto! E se vuoi passare da me.. c'è un regalo per te!
    http://langolodellacasalinga.blogspot.it/2013/03/very-inspiring-blogger-award.html

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    1. Grazie per i tuoi passaggi qui!
      (E grazie per la tua segnalazione...)

      d.

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  11. Pur essendo molto più critico della media dei tuoi lettori, non posso non concordare che su questo argomento abbiamo davvero tanto da imparare.

    Avevo scritto qualcosa di simile qua:

    http://www.italianonegliusa.blogspot.com/2013/02/il-cliente-prima-di-tutto.html

    Alla prossima

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    1. E' vero!
      E, a questo proposito, ne sto scrivendo un altro!

      Ciao!

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