PERSONE CHE HANNO LETTO O CURIOSATO

martedì 19 marzo 2013

Dead Drops, scaricare file in libertà per le strade di New York

Una delle sensazioni che si prova quando si arriva a New York (anche quando è l'ennesima volta...) è legata all'atmosfera di "creatività" che si respira, alle novità che si vedono e che appaiono incredibili, impossibili, inimmaginabili, altrove.

Ok, forse saremo anche condizionati, noi che amiamo smisuratamente New York: noi che della Grande Mela rimpiangiamo, quando ne siamo lontani, anche la puzza che ogni tanto si sente. Siamo talmente innamorati che persino i topi che ogni tanto si incrociano per strada - soprattutto dopo i tagli sulla derattizzazione effettuati dall'Amministrazione locale - passano quasi in secondo (o terzo, o quarto, o ultimo) piano.

Ma non è di topi che intendo scrivere.
Voglio raccontarvi della prima volta che vidi, due anni fa, questa cosa qui:

Chi è già stato a New York sa che non si meraviglierà tanto facilmente di nulla.
E, infatti, quando vidi questo pezzo di chiavetta Usb che spuntava fuori dal muro pensai la cosa più semplice: che fosse stata messa lì per gioco, o per "provocazione".
E invece...



E invece poi ho scoperto che si trattava di una "opera artistico-multimediale" del tedesco Aram Bartholl, che nella foto qui sotto vediamo a destra.

Nato nel 1972, Aram fra le tante sue performance se n'è inventata una niente male: l'ha chiamata "Dead Drops" , letteralmente "crepa", "fessura".

Insomma, il nostro Aram - insieme ad alcuni suoi "seguaci" - ha disseminato un bel po' di chiavette Usb per New York, affinché sconosciuti possano mettere a disposizione reciproca (e scaricare, inserire e condividere) file di ogni tipo: video di proprie opere, immagini, musica, racconti, poesie...

Armato di scalpello, martello, cazzuola e cemento a presa rapida, Aram Bartholl le ha inserite in vari punti della Grande Mela.


Obiettivo dell'artista è lasciar liberi i cittadini di condividere, mettere a disposizione, regalare, tutto ciò che si vuole.
E "a sorpresa".
Una specie di nuovo "social network" in giro per la città.




















Uh, lo so cosa penseranno molti di voi: d'altronde lo stesso termine "Dead Drop", durante la Guerra Fredda indicava il nascondiglio dove venivano lasciati i messaggi segreti (o altro) delle spie o indirizzati a spie; ora, invece, si avrebbe il timore di trasmissione di virus, o  scambio di informazioni poco pulite...


Negli Usa, però, non sono paranoici come siamo un po' noi: in questo caso, qui, lo "spirito" è diverso.

Inviduato nell'apposito sito la presa Usb pubblica più vicina, chi vuole partecipare a questa inziativa (chiunque possieda un portatile o un palmare) collega il cavo Usb al proprio supporto portatile, guarda se c'è qualcosa di interessante (un po' come se si fosse in una biblioteca) e  scarica.

Lasciando, nello stesso tempo, qualcosa che si pensa possa interessare agli altri...

Basta collegarsi al SITO di Aram Bartholl per consultare la mappa aggiornata (più o meno, mi pare...) dei punti di file sharing offline, come li ha battezzati lui. E il gioco è fatto.

Una iniziativa che da New York si è sparsa a macchia d'olio, raccolta con entusiasmo dai teorici della libertà della rete in altre città degli Usa ma anche in Canada, Germania, Gran Bretagna.

Sul suo sito Aram Bartholl ha anche inserito un tutorial dove spiega come installare le chiavette nei muri.

Eccolo: se volete "respirare" un po' d'aria di New York e capire meglio come funziona, cliccate la freccetta qui sotto...



"Un'inedita e interessante nuova forma di comunicazione", l'ha definita un giornale di New York.

Lo so cosa penserà la maggior parte di voi/noi (italiani)...
Ma, suvvia, stiamo parlando di New York!





© dario celli. Tutti i diritti sono riservati.

9 commenti:

  1. L'idea è simpatica, ma in USA.
    In Italia ribadiamo, si svilupperebbero 3 scenari:
    1)Usb fregate
    2)Usb spaccate
    3)Usb infettate da virus/formattate/riempite di porno.

    E questo è quanto.

    Pensiero personale:
    Riguardo al fatto che la si spacci per "installazione artistica", credo che sia la cosiddetta "CAGATA PAZZESCA!"
    Se la devono smettere questi pseudo-artistoidi di fare ste boiate, magari prendono pure dei soldi!
    A zappare!

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  2. No, caro amico anonimo, non sono d'accordo: parli da uomo ferito.

    Perché sei così incazzato con la vita?
    Credo che un bel viaggio in America ti farebbe bene e ti renderebbe più tollerante e più sorridente...

    d.

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  3. Si potrebbe definire come una manifestazione della fantasia e della creatività (purtroppo, questa volta, non italiana), ma tra qualche anno potremmo arrivarci pure noi, in fondo si tratta solo di copiare un'idea! Il guaio è che noi non abbiamo la cultura del condividere, del donare. Un esempio? Lavoro nel campo delle telecomunicazioni ed è rarissimo trovare luoghi come piazze, giardini o biblioteche dove sia disponibile il wi-fi gratuito erogato dalle pubbliche amministrazioni che si giustificano motivando ciò con l'insostenibilità dei costi, in realtà quasi irrisori.
    Saluti.

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  4. incredibile

    cmq concordo con anonimo in italia sarebbe una simile iniziativa ridotta a come lui ha scritto

    ciao cristian

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  5. Concordo pienamente con la risposta che hai dato ad anonimo. Un bel viaggio in America, soprattutto a NYC gli farebbe un gran bene. A me l'ha fatto. Adoro New York (topi compresi, che ogni tanto si incontrano in metropolitana). Non avevo notato le chiavette USB spuntare dai muri, ma è vero che a NY non ci si meraviglia di nulla. La prossima volta che sarò là saprò di che si tratta. Saluti.

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    1. Grazie della tua visita, Robbie...
      Passa da queste parti, ogni tanto!!


      d.

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  6. Sarebbe un ottima iniziativa, gli americani se ne inventano una al giorno! :)
    Federico

    lavaligiasottosopra.blogspot.it

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  7. HAI VINTO UN PREMIO. VAI SUL MIO BLOG A SCOPRIRE DI COSA SI TRATTA!

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  8. Che figata!!!
    http://blogpercomunicare.blogspot.it

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