PERSONE CHE HANNO LETTO O CURIOSATO

giovedì 21 febbraio 2013

"Cercasi addetto alla cassa con laurea".

Dovrei andare a vedere nei vecchi scontrini delle carte di credito, per controllare, con precisione, dove fossimo.
Posso però aiutarvi ad immaginare la scena.


Eravamo sull'Interstate 15, l'autostrada inter-statale che parte da Los Angeles da San Diego :-) e punta verso nord, finendo al confine con il Canada.


Direzione, Las Vegas. Traffico praticamente inesistente.
Arriva il  buio pesto, saranno state le 4 del mattino.

Il cielo stellato era talmente limpido che gli si rifletteva il bagliore delle luci di Las Vegas, lontana un centinaio di chilometri o poco più.
Dovevamo arrivare intorno alle 5, lasciare l'auto noleggiata, e alle 7,30 salire sull'aereo diretto a New York.

Ci fermiamo in un drugstore-benzinaio lungo l'Interstate, giusto per sgranchirci le gambe, prendere qualcosa da bere e fare il pieno.
Alla cassa c'era un giovane - età intorno ai 25 anni - che ci saluta cordialmente. 
Era solo: dalla sua postazione governava la distribuzione dei carburanti al self service, strisciava la carta di credito (a quell'ora la benzina non poteva essere pagare in contanti) e incassava gli spiccioli per le cose che si acquistavano dagli scaffali.

Lui, solo: noi gli unici clienti.
Tempo qualche istante e attacchiamo discorso.
(Non che sia difficile, con me:-)... )

Naturalmente ci chiese da dove provenissimo (come già scritto più volte tutti, negli Usa, ti chiedono da dove provieni, visto che tutti, negli Usa, provengono da qualche posto...). Potete immaginare il suo "Oohh..." quando sentì che eravamo italiani.

Anche io gli chiesi di dove fosse originario.
"Bangladesh", mi disse, chiedendomi poi se in Italia ci fossero tanti suoi connazionali. Ovviamente gli dissi di sì: sia nelle grandi città che, soprattutto, nelle campagne del norditalia.


Poi, improvvisamente, mi disse: "Ho una curiosità: ma quanto guadagna in Italia uno che fa il mio lavoro?".


Ci pensai un po' su...


E allora immaginai - pensateci su un po' anche voi... - un giovane straniero, commesso alla cassa di un benzinaio con minimarket, in turno notturno. 
Un lavoro che non necessita di altissima professionalità, insomma. (Lo so, in Italia nessun gestore di pompa di benzina lascerebbe - da solo, alla cassa! - un suo dipendente straniero nemmeno trentenne a quell'ora, di notte...). 
Dopo aver riflettuto un po', alla fine rispondo:"Mah, più o meno 900-1000 €uro, 1100-1300 $..." (Forse ho un po' esagerato...).

E lui: "A settimana?"
E io: "Ma noooooo! Al mese!"
E lui sgranando gli occhi: "Al mese???, Really?? Davvero??"


A quel punto, lui, con espressione assai incredula mi porge una biro e un foglio di carta per leggere con i suoi occhi la cifra. La scrivo, aggiungendo in stampatello, "monthly", "al mese". 

E io: "Sì, al mese... Perché, scusa, tu quanto guadagni?"
Lui prende in mano la biro e mi dice, mentre scrive la cifra: "Io, facendo il turno di notte fisso, guadagno 800 dollari a settimana. E io che pensavo di guadagnare poco!"

Avete letto bene: 800 dollari a settimana, cioè 600 euro.

Che vogliono dire 3200 dollari al mese, cioè 2300 euro. 

...


Mi è tornato in mente questo episodio, quando l'altro ieri, su Facebook, ho letto un intervento scritto sulla pagina "Italiani in America".
Era una risposta ad una signora che in quella pagina aveva pubblicato l'annuncio di una "Prestigiosa catena di supermercati italiana" che cercava (in Italia) "laureati per la posizione di 'cassiere al registratore di cassa' ".
Lo ha messo, ha scritto, "perché gli spiaceva vedere tanti ragazzi che vogliono andarsene via dall'Italia".

Riporto qui la risposta dell'amministrazione della pagina.

Gentile Sig.ra,
la ringraziamo sentitamente per la sua generosa offerta di lavoro riservata a laureati per un posto come "Cassiere al Registratore di Cassa" di quella che lei ha definito "una prestigiosa catena di supermercati".

Le faccio presente che offerte di lavoro come quella da lei presentata sono una delle ragioni che hanno spinto me, e molti altri Italiani, ad emigrare in America, dove non c'è bisogno di una Laurea per passare degli articoli sopra ad uno scanner per codici a barre.
Anzi, negli Usa, quello è solitamente un lavoro svolto da studenti delle scuole superiori che vogliono guadagnarsi qualche quattrino, poiché ai laureati, qui negli Stati Uniti, vengono riservati posti di lavoro ben più prestigiosi e molto meglio retribuiti di quanto la sua "prestigiosa catena di supermercati" sarebbe probabilmente disposta ad offrire. 

In fin dei conti, se veramente una persona deve impegnare oltre 20 anni della sua vita in studio per arrivare a fare il cassiere, o voi avete registratori di cassa progettati dalla Nasa, oppure (al solito...) in Italia non vi rendete conto di quanto ridicole, nonché umilianti e disprezzanti, siano queste proposte di lavoro per coloro che hanno studiato duramente per ambire un lavoro dignitoso, salvo scoprire poi che la laurea è per voi il minimo requisito richiesto per manipolare degli articoli di vendita facendoli scivolare correttamente sopra lo scanner dei registratori di cassa di un supermercato.
A meno che, nella sua "Prestigiosa catena di supermercati", agli addetti alla cassa sia affidato anche il compito di "Consulenza in Ingegneria e Progettazione", mentre fanno il conto ai clienti.

La invito a smettere di prendere in giro la gente con offerte di questo tipo.
Senza offendere nessuno, le rendo noto infine che il cassiere è un lavoro che può essere svolto senza alcun problema da una persona che ha conseguito anche solo la scuola dell'obbligo.

Per questo motivo ho deciso di bannarla e di cancellare il suo annuncio.
 

 
Ecco.
Punto.

© dario celli. Tutti i diritti sono riservati.

24 commenti:

  1. ottima risposta data alla catena di supermercati

    ciao cristian

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  2. Ecco. E lo sai che ultimamente per poter fare la commessa ti fanno fare prima lo stage? Sempre peggio, Dario. La presa per il... sta assumendo contorni paradossali.

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  3. Bell'articolo Dario. Mi hai fatto venire in mente alcune discussioni che ho avuto spesso con Italo-Americani in cui dicono che noi Italiani se siamo laureati non ci abbassiamo ad accettare certi lavori come fare i camerieri, cassieri, lavorare al MacDonald's e simili. Per molti Italo-Americani noi giovani Italiani siamo snob, viziati figli di papa'. Per loro iniziare a fare il cassiere e' una gavetta che fanno tutti ma quando dici loro che ti pagano tipo 600 euro al mese non ci credono oppure dicono, vabe' si inizia cosi' ma se ti impegni ti daranno degli aumenti in breve tempo e poi e' meglio di far niente. Pero' poi ai loro figli laureati mai direbbero di iniziare al MacDonald's. Lo dicono solo a noi poveracci Italiani. E poi pensano che sia facile oggi fare il cassiere e tra qc mese trovare un buon lavoro ben retribuito in un ufficio. In America forse, non in Italia...

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  4. E se il peggio dovesse ancora arrivare? Che tristezza... Quante risorse sprecate! (agostino-Monza)

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    1. Caro Agostino (benvenuto!), hai ragione...
      Ogni tanto sembra che al peggio non ci sia mai fine, penso anch'io accertandomi sempre di avere nella tasca della giacca il passaporto...

      d.

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  5. In Italia si organizzano anche CORSI A PAGAMENTO per cassieri.
    -_- e ho detto tutto

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    1. Nel senso che sono gli aspiranti a dover pagare, ovvio!

      d.

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  6. ah, ma allora ne parlo con mio marito e organizziamo il rientro! ah saperlo prima ci risparmiavamo anni di studio e fatica inutile! dottorato, post dottorato, etc...lo devo dire a mio marito che "bastava" la laurea per lavorare in una prestigiosa catena di supermercati! che stupidi noi!

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    1. Bell'articolo, stupenda risposta da parte dell'amministrazione della pagina. Complimenti

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  7. ME-RA-VI-GLIO-SO!!!
    Penelope.

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  8. [piccola nota: la I-15 per l'esattezza parte da San Diego]

    io cmq 1000 euro al mese li guadagnavo da ingegnere (primo lavoro 800 euro, poi poco alla volta sono arrivata a 1000 e infine dopo 4 anni di lavoro ero arrivata a 1100, yuppie :-/

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    1. Ho corretto! Hai ragione, noi l'avevamo presa da lì...!
      (Mi piace sapere che mi leggi!)

      d.

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    2. si si leggo, anche se commento poco/mai! :-)
      non ho tempo per scrivere il mio di blog :-/

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  9. vivo al terzo piano, le braccia mi sono cadute al ground floor.

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  10. ....io ho perso il lavoro e non sono arrivata alla laurea!
    Nonostante questo, ho qualche chance che la Sig.ra mi prenda in considerazione, perchè il mio passaporto americano sta per scadere e nell'attesa di rinnovarlo mi impiegherei volentieri, inoltre conosco il funzionamento di tutti i modelli di registratori di cassa omologati sul territorio, per cui eccomi!
    Sono pronta...... ;-)

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  11. Per questo l'Italia va a rotoli.
    Si sono tutti montati la testa, non solo ti chiedono una laurea anche per spalare letame (dottore in Scienze della Merda) ma ti vogliono pure di 23 anni (max) e con 5 anni di esperienza.....a 800€/mese.

    Salvo poi assumere stranamente il senegalese (al nero...lol) per 300€

    Gli annunci?
    -max 29 anni.(il limite dell'apprendistato.....in effetti a 30 anni non impari più niente.... -_-') per pagare poco.
    -neodiplomato/a laureato/a da meno di 12 mesi.Così ti prendono come tirocinante per....gratis, poi passano ai nuovi.
    -almeno 3 anni di esperienza (per attaccarsi a qualcosa quando il lavoro non richiede doti)
    -contratto a tempo determinato (per sfurttarti tot mesi e passare a carne fresca)

    ES: ho lavorato alle Poste come stagionale (2 mesi estivi), nel cotratto c'era scritto chiaro e tondo che, scaduto il contratto,MAI e poi MAI avrei potuto lavorare di nuovo per Poste.(e forse nemmeno i miei figli e nipoti)

    Questa e l'Italia, paese di schiavi.
    Poi si lamentano se i giovani se ne vanno.

    Intanto sono 2 anni che partecipo alla lotteria, speriamo bene.

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  12. Ciao, probabilmente non ti ricordi del mio post precedente. Mia figlia partì a settembre scorso piena di speranze e di paure per un campus vicino New York per imparare bene bene la lingua e trovare un lavoro in USA.
    Perchè? Una laurea in Design al Politecnico di Milano, quattro corsi di specializzazione all'Accademia del Lusso, Milano, due corsi estivi alla Burgo, Milano, un corso intensivo di russo, esame Toefl superato molto bene. Ovviamente tutto questo grazie ai sacrifici della famiglia, che non è di Milano. Ebbene in Italia non ha trovato posto nemmeno da commessa, con tutto il rispetto per questo lavoro che lei avrebbe svolto volentieri pur di lavorare. Motivi? I più disparati: cerchiamo madrelingua russa, ci vogliono da due a cinque anni di esperienza, ecc. Ora quello che non capiva era: ok, non ho esperienza da commessa, ma ho studiato design e ho una specializzazione nel settore moda, ho studiato tutti i materiali utilizzabili in qualunque campo, ho studiato come consulente d'immagine, ecc. ecc. Possibile che non sia in grado di fare la commessa?? A quanto pare no!
    A inizio giugno tornerà dagli USA perchè al momento anche lì ci sono problemi ed assumere uno straniero è troppo costoso. E' molto demoralizzata, cambierà Paese e cercherà ancora un lavoro qualsiasi, se la riterranno qualificata (?) ma in Italia mai e poi mai!!!
    Ah, dimenticavo. L'altra figlia, ingegnere in telecomunicazioni, laurea magister al politecnico di Milano. Primo lavoro: stage (non parliamo dello stipendio, và!), poi contratto presso la stessa ditta a tempo determinato, poi....boh!
    Scusa, sono stata prolissa ma vedere le proprie figlie impegnarsi tanto, finire gli studi in tempi brevi per non gravare troppo sulla famiglia e poi trovarsi in queste situazioni, fa una rabbia incredibile e toglie ogni speranza di vedere questo paese acquistare un po' di serietà.
    Cari saluti. Antonella.

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    1. E le tue figlie, cosa pensano?

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    2. La figlia "ingegnera" come si definisce nel suo blog (techwoman.altervista.org) accetta la situazione, rendendosi conto di essere fortunata ad avere un lavoro. Certo non è quello a cui aspirava e che l'appassionava, ma riesce comunque ad esprimere le sue capacità.
      La figlia "momentaneamente emigrante" (blog nysticks.blogspot.it) è arrabbiata, furiosa di appartenere ad un Paese fatto di corruzione e raccomandazioni, dove non vengono presi minimamente in considerazione il valore e la passione per il lavoro scelto anzi, non ti considerano proprio, a meno che...lasciamo stare. Ha deciso che cambierà Paese, cercherà altrove un lavoro qualsiasi che le permetta di vivere lontano da qui. Probabilmente tu avresti voluto una risposta da loro: non l'avresti avuta, non vogliono lamentarsi perchè sanno che la situazione è grave per tanti e sono troppo orgogliose per fare le "lamentose". Scrive la mamma che condivide questo pensieri con il papà, il quale sta vivendo sulla sua pelle questa situazione economica disastrosa. Scusa lo sfogo, ma quando trovo una persona umana e disponibile non posso fare a meno di condividere la frustrazione che tutto questo comporta. Ti ringrazio per l'attenzione. Antonella.

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  13. Ma se facessimo 4 conti quasi seri ? 3200$ mese, togliamo quel 30% di tasse ( riferimento stato della California, gli stipendi usa sono sempre al lordo !! ) e siamo a 2240$. A questo punto il nostro cassiere bangloamericano ( termine coniato nuovo nuovo ora ) se non versa un minimo per l'assicurazione sanitaria al primo acciacco professionale quale ad esempio mal di schiena, varicocele ( esenti le cassiere ) od emorroidi, è rovinato perchè non se lo bada nessuno all'ospedale. Proviamo a stare tirati tirati ? Un 800$ al mese ? Ci copri poco ma meglio di niente. Ci rimangono quanti ? .... 1440$ Al cambio odierno ? 1107€ e lavora di notte in una zona ad alta densità di pallottole!!! Suvvia siamo messi male in Italia, è innegabile, ma voler disinformare così non mi sembra molto corretto, guarda che veramente sennò diventano solo "canzonette". Ps: Il bangloamericano manco sa cos'è il determinato, l'indeterminato etc. domani mattina se gli dicono di stare a casa lo possono fare senza 1 minuto di preavviso, e non perchè fa il cassiere, tocca anche ai manager. Ps2: quando faccio la I15 a circa una 40ina di km da LA esco e prendo la R66, mi piace troppo finire sul pier di Santa Monica.

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    1. Ma se facessimo 4 conti quasi seri?
      Mi risulta che in Nevada le tasse vadano dal 6,85% ad un massimo del 7,47%...

      d.

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